La partita dal divano: Ascoli, non sempre si può vincere…ma va bene così

di Lino Manni

Con la testa fra le nuvole…o meglio con la testa al derby. Potrebbe essere, ma chi può dirlo. Contro il Carpi l’Ascoli ha provato ad essere quello che è, a fare il solito, ma ha trovato un avversario tosto, scorbutico e molto dinamico. Giocare contro una delle prime della classe è sempre uno stimolo in più e poi ora tutti gli avversari cercheranno di cancellare quello zero nella casella delle sconfitte dei bianconeri. I primati sono fatti per essere battuti. Il Carpi ci stava riuscendo ma è proprio vero che la paura fa novanta.

In extremis Curado e compagni hanno ripreso la partita e poi si sono giocati anche la “card” ma…era scaduta. Non sono mancate le emozioni in questo lunedì “Monday Night” anche se è stato un Ascoli un po’ sbiadito rispetto alle altre volte, come il colore delle maglie con cui è sceso in campo. “No, no, non sempre si può vincere…” cantava il gruppo musicale beat dei Rokes. Così l’Ascoli dopo sei vittorie consecutive si è preso una…pausa di riflessione. Ma ci sono anche gli avversari.

Mentre mangio una pizza Pagliai si “mangia” un gol fatto. Silipo è incontenibile, di categoria superiore. Agostinone incita i suoi a rimanere alti. Faccio confusione con Rizzo e Rizzo Pinna, sono due ma fanno per tre. Il vantaggio del Carpi è un colpo basso, non me lo aspettavo. Ma non mi demoralizzo: non può finire così. Mi faccio una risata quando sento un tifoso del Carpi che, preoccupato, urla all’arbitro: “fischia”. Ma la fine è ancora lontana. Ci pensa uno dei due Rizzo, quello con la Pinna, a scaraventare il pallone dentro la porta dove poi finiscono tre o quattro giocatori bianconeri per una ammucchiata di gioia.

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