Caos al Pronto Soccorso del “Mazzoni”: esaurite le barelle, pazienti fermi nelle ambulanze

ASCOLI - L’afflusso straordinario di utenti ha mandato in crisi il “Mazzoni”, con mezzi del 118 bloccati per ore in attesa di posti disponibili
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Ambulanze davanti all’ingresso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli (Immagine di repertorio)

 

di Maria Nerina Galiè

 

Giornata campale quella di ieri, 24 novembre, per il Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno. Fin dal mattino il reparto di Urgenza ed Emergenza è stato preso d’assalto da un numero elevatissimo di utenti, tanto da arrivare, nel primo pomeriggio, all’esaurimento totale delle barelle disponibili.

La situazione è diventata critica fino al punto che nemmeno i pazienti arrivati in ambulanza hanno potuto essere trasferiti subito all’interno. Alcuni mezzi sono rimasti bloccati davanti al Pronto Soccorso, con i pazienti a bordo, in attesa che si liberassero barelle idonee.

 

Gli operatori hanno respinto la proposta di utilizzare barelle provenienti dal Day Surgery perché non conformi agli standard richiesti per il Pronto Soccorso. Di conseguenza, per diverse ore i pazienti sono rimasti all’interno delle ambulanze. L’ultima ambulanza bloccata all’esterno è arrivata intorno alle ore 20.

Nel tentativo di alleggerire la pressione, alcuni medici hanno accelerato le dimissioni o il trasferimento nei reparti dei pazienti presi in carico in mattinata. Ma gli sforzi non sono bastati: il personale sanitario si è ritrovato in seria difficoltà nel gestire l’ondata di accessi.

 

Si dirà che nessuno dei pazienti rimasti nelle ambulanze era un codice rosso e che molti utenti continuano a rivolgersi impropriamente al Pronto Soccorso invece di utilizzare la medicina territoriale.

Tuttavia, quanto accaduto evidenzia chiaramente che qualcosa ieri è andato in tilt al “Mazzoni”: la buona volontà degli operatori, che anche questa volta non si sono risparmiati, non può supplire alla mancanza di mezzi essenziali come le barelle, né può colmare le carenze del sistema territoriale, ancora poco accessibile.

La criticità dell’accesso alle cure nel Piceno si conferma dunque uno dei problemi più urgenti da affrontare.

 


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