Distretto sanitario dei Sibillini:
sì alla sede ad Amandola,
no alle cure a Fermo

SANITA' - Un cittadino di Comunanza o Force, ad esempio, dovrà rivolgersi per le cure al “Murri” di Fermo invece che al “Mazzoni” di Ascoli, pur trovando quest’ultimo molto più vicino?
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di Maria Nerina Galiè

Si fa sempre più concreta la realizzazione del Distretto Sanitario dei Sibillini. Coinciderà con l’attuale Ambito territoriale sociale 24, ma avrà sede in Amandola invece che a Comunanza. Così è stato ribadito, nella riunione della scorsa settimana nella sala consiliare di Comunanza, dagli 11 sindaci dell’Unione Montana dei Sibillini. Che però non sono riusciti a determinare  su quale area vasta dovrà gravitare il nuovo Distretto, se sulla 4 della provincia fermana o sulla 5 di quella picena. La decisione è stata rimessa nelle mani della Regione Marche, con la richiesta di lasciare ciascun Comune nell’area vasta attuale, possibilmente con una  sorta di deroga che permetta ai cittadini di accedere ai servizi socio-sanitari più facili da raggiungere.

Il sindaco Onorato Corbelli (Foto Vagnoni)

Sanità e sicurezza dovrebbero rispondere in maniera immediata ed efficace alle esigenze del cittadino. Se sembra scontato, non lo è nelle zone interne picena e fermana dove ai limiti imposti dalla geografia si aggiungono quelli dettati dalle competenze territoriali. (Leggi l’articolo del 23 marzo che evidenzia il problema della sicurezza sulle strade, tornato a galla per il ritardato intervento delle Forze dell’ordine su un incidente accaduto a Comunanza il giorno prima).

Sul Distretto Sanitario dei Sibillini, chiesto a gran voce dai sindaci e sollecitato dal presidente dell’Unione Montana Onorato Corbelli (leggi l’articolo sulla sua lettera al presidente della Regione Marche del 21 novembre), ora lo scottante argomento gira intorno ad un domanda: i Comuni che ne faranno parte, 5 piceni e 6 fermani (e non si escludono alcuni del Maceratese), dovranno per forza gravitare su un’unica area vasta che, presumibilmente, sarà la 4 e cioè quella della provincia di Fermo? Sarà così per via della sede, bilanciando pure il fatto che adesso il Piceno ha due Distretti (Ascoli e San Benedetto) mentre il Fermano solo uno? Se si, accadrà che un cittadino di Comunanza o Force, ad esempio, dovrà rivolgersi per le cure al “Murri” di Fermo invece che al “Mazzoni” di Ascoli, pur trovando quest’ultimo molto più vicino. 

Un assaggio di quello che in alcune aree è visto come un vero e proprio disagio è stato offerto dal terremoto che ha provocato la chiusura per inagibilità del “Vittorio Emanuele II” di Amandola e dalla divisione tra le due province. Il reparto medicina è stato trasferito a Fermo e la Rsa a Montegranaro. Quest’ultima ora è di nuovo in Amandola ed ospiterà un cittadino di Comunanza, ma solo previa convenzione tra l’av 4 e la 5. 

I Comuni di cui si sta parlando sono: Amandola, Comunanza, Force, Montedinove, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montelparo, Montemonaco, Rotella, Santa Vittoria in Matenano e Smerillo. Cartina geografica alla mano, è facile comprendere come Fermo per alcuni e Ascoli per altri  non sono proprio così immediati per accedere alle cure, per la continuità assistenziale o solo per andare a trovare un familiare  ricoverato.


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