Festa del lavoro senza… lavoro. E’ stato questo il Primo Maggio dei Disoccupati Piceni in un territorio che definiscono «abbandonato dai vertici politici nazionali». E aggiungono: «C’è poco da festeggiare in un territorio in cui proseguono inesorabili le chiusure di attività e aziende. La precarietà, introdotta con il cosiddetto Job Act e mantenuta dall’attuale Governo, favorisce l’aggravamento delle condizioni economiche di molte famiglie. Crescono le diseguaglianze, parecchi lavorano con orari ridotti, molte ore di lavoro non sono corrisposte, qualcuno si adatta anche al lavoro irregolare. La situazione diventa più difficile, per le mamme separate e ci sono casi di “mobbing sociale” perché alcune offerte di lavoro sono riservate a disoccupati con meno di 29 anni».
«Non si può pensare di risolvere i problemi con qualche borsa lavoro oppure con qualche corso di formazione – insistono i Disoccupati Piceni – ma occorre un accurato accordo di programma per gli investimenti e modificare prima possibile alcune norme per restituire dignità e sicurezza. Senza un lavoro sicuro e ben retribuito è impossibile realizzare un progetto di vita o solo immaginare di acquistare un’auto o una casa per vivere e costruire la propria famiglia».
Il gruppo “Disoccupati Piceni” è sempre a disposizione al numero whatsapp 334.7555410.
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