Gli impianti di risalita del Monte Piselli
Un convegno per esaminare le problematiche del territorio dei Monti Gemelli per pianificare lo sviluppo dell’intera area montana. E’ l’iniziativa che si terrà in primavera (maggio-giugno 2020) su volontà del Cotuge. Consorzio che in una lunga nota ne spiega motivi e contenuti. «In attesa della ratifica del nuovo Statuto dei Monti Gemelli, approvato in accordo quadro dalle 8 amministrazioni facenti parte del Consorzio Turistico dei Monti Gemelli, con allegato piano economico finanziario – si legge nella nota del Cotuge -, il Cda del Consorzio si muove per organizzare la seconda fase del piano di sviluppo, e cioè tutto il periodo che partirà dal 2023 fino al 2055. Tale fase infatti prevede la progettazione e l’organizzazione delle iniziative turistiche, sportive ambientali e tradizionali che saranno oggetto di crescita. Molte sono le parti che dovranno confrontarsi e che da più di due anni sono state oggetto di contatti e di incontri. A tale riguardo – continua la nota -, di fondamentale importanza sarà l’opinione e la visione del Parco di Abruzzo, che più volte ha sostenuto la perplessità sulla funzione della strada che porta da San Giacomo a località 3 caciare. A dire il vero – sottolinea ancora il Cotuge – un primo convegno c’è già stato, presso l’hotel Remigio, organizzato dal Rotary e del Rotaract, al quale il Cotuge ha partecipato assieme ad un nutrito gruppo composto da appassionati, operatori commerciali, maestri di sci e snowboard. Nella stessa occasione il presidente del Parco di Abruzzo Tommaso Navarra, (incontrato già nel 2018 e 2019) rimarcò l’annoso problema di una strada inquinante che si snoda sulle zone protette dal Parco. A tal proposito quindi è necessaria una attenta progettazione che coinvolgerà soggetti facenti parte di Amministrazioni pubbliche territoriali e di personalità di alta caratura del settore».
La seggiovia di Monte Piselli
ECCO CHI PARTECIPERA’ AL CONVEGNO
«Il Cda del Cotuge – sottolinea ancora la nota – non si sbottona, ma da indiscrezioni sarebbero invitati Renzo Minella (già intervenuto per esprimere la propria opinione riguardo all’implementazione di nuovi impianti di risalita in grado di sviluppare un volano potente per tutto l’indotto della montagna), il già menzionato presidente del Parco Tommaso Navarra, Francesco Di Donato (sindaco di Roccaraso), Luigi Faccia (responsabile dell’associazione Save the Gran Sasso), i presidenti del Coni Marche ed Abruzzo (convocazione a cura del Consigliere Armando de Vincentis, delegato Coni Ascoli Piceno), i presidenti del Collegio Maestri di Sci di Abruzzo e Marche, tutte le società sportive e turistiche intervenute ai molteplici incontri avuti sin dal 2017 ad oggi, fino al Convegno tenutosi a Campli con la presenza di ben 43 gruppi di professionisti della Montagna ed altri ancora. Naturalmente – puntualizza la nota – tutte le Amministrazioni di Abruzzo e Marche (Regione, Province e comuni interessati), saranno invitate per condividere tali prospettive ed elaborare strategie per l’acquisizione dei fondi necessari».
Lo splendido scenario del Monte Piselli
«Faremo il passo come la gamba” affermano i membri del Cda, recitando un adagio caro alla montagna “nel frattempo ci preme concludere la fase che abbiamo portato avanti come mandato principale e cioè: riformare il Cotuge e portare ossigeno (fondi) nel Consorzio in maniera tale da costituire una struttura Amministrativa in grado di supportare la seconda fase descritta. Tutto ancora da decidere – concludono dal Cda – anche se l’idea condivisa da molte autorevoli personalità è quella di trovare le soluzioni per ripristinare una grande opera, nel rispetto delle norme e delle leggi, ma soprattutto a difesa dell’ambiente, delle tradizioni (pastorizia, area boschiva, popolazioni residenti), e di quello che rappresenta la ricchezza del nostro territorio; la natura. Nonostante quindi gli imprevisti legati al ricorso in atto, il Consorzio guarda avanti e continua con il massimo impegno a lavorare per il bene del territorio dei Monti Gemelli, diviso tra Marche ed Abruzzo, ma oggi più che mai unito».
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