Arriva una Carmen tutta al femminile,
dirige Beatrice Venezi
Ventidio sold out anche nell’anteprima

ASCOLI - Molta attesa per il secondo titolo della stagione della Fondazione Rete Lirica delle Marche in scena il 1 febbraio. Allestimento originale. Per ciechi e ipovedenti un percorso tattile (ore 18) guidato dalla pianista Maria Vittoria Tranquilli e servizio di audio descrizione. Orchestra "G. Rossini" di Pesaro e Coro del Teatro della Fortuna di Fano
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di Franco De Marco 

E’ doppiamente donna donna la Carmen di Georges Bizet che va in scena sabato 1 febbraio, inizio alle 20,30, nel teatro Ventidio Basso, secondo titolo della stagione della Rete Lirica delle Marche. E’ donna perché la protagonista è simbolo immortale di femminilità seducente e di libertà, interpretata nell’occasione dal mezzosoprano Mireille Lebel, e perché il direttore d’orchestra è una donna, Beatrice Venezi, dalla notevole personalità artistica, molto dotata, una delle poche donne al mondo direttore d’orchestra.

Il soprano Mireille Lebel

Per la recita c’è il sold out. Pochissimi i biglietti ancora disponibili. Tutto pieno come nell’anteprima di giovedì riservata agli studenti. E’ stato un successo. Non si era mai registrata un’affluenza così massiccia in occasione di una recita lirica per i giovani. Ottimo segnale anche per il futuro. Vuol dire che il progetto per la formazione del pubblico giovanile e meno abituato al melodramma funziona. I ragazzi si sono scatenati soprattutto nel finale. Mireille Lebel ha fatto valere soprattutto una formidabile presenza scenica. Cantante e vera attrice. Apprezzata, poi, in particolare, la performance del tenore Enrico Casari (Don Josè). Ma è chiaro che tutti gli occhi erano, e saranno, su Beatrice Venezi la quale, nel suo soggiorno ascolano, ha anche presentato, nel ridotto del Ventidio Basso, il suo libro “Allegro con fuoco”, edito da Utet, e il cd dedicato a Giacomo Puccini My Journey.
A dialogare con lei il direttore della Fondazione Luciano Messi e l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti. E’ intervenuto anche il sindaco Marco Fioravanti il quale ha ribadito di voler puntare sulla cultura e sull’industria della cultura come volano economico e come strumento per creare nuovo lavoro. Belle parole naturalmente apprezzate dagli “addetti ai lavori”. Beatrice Venezi si è confessata davanti al pubblico dimostrando un’ottima preparazione e anche simpatia. Non per nulla è considerata davvero tra i giovani direttori d’orchestra più brillanti a livello internazionale. Questa Carmen deve molto a lei.

Mauro Agostini, Marco Fioravanti, Beatrice Venezi e Donatella Ferretti

L’allestimento è decisamente originale con una lettura moderna del libretto evitando così lo stereotipo spagnolesco sovente retorico. La vicenda della bella sigaraia (che questa volta non è sigaraia ma una bella attrice) è come se fosse una serie poliziesca anni ’60. L’azione si svolge, novità assoluta, non sulla piazza di Siviglia ma nel Teatro Opera Studio “Valeria Moriconi” di Jesi. Don Josè è un ispettore di Polizia. Micaela un medico legale.
Il lavoro è frutto di una coproduzione internazionale tra Fondazione Rete Lirica della Marche, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Opéra-Théâtre de Metz Métropole, Opéra de Massy, Opéra de Reims et Centre lyrique Clermont Auvergne.
La messa in scena porta la firma dal regista Paul-Émile Fourny, con le scene ideate da Benito Leonori, i costumi da Giovanna Fiorentini e le luci curate da Patrick Méeüs.

L’ingresso del Ventidio

Il cast. Nel ruolo del titolo, come detto, il mezzosoprano canadese Mireille Lebel al suo debutto in Italia, mentre il tenore Enrico Casari è per la prima volta Don José. Nel ruolo del toreador Escamillo e in quello di Micaëla altri due giovani talenti come Sergio Foresti e Anna Bordignon. Carmela Osato è Frasquita. Completano il cast Tommaso Caramia (Le Dancaïre), Vasyl Solodkyy (Le Remendado), Giacomo Medici (Moralès), Andrea Tabili (Zuniga), Martina Rinaldi (Mercédès) e Francesco Mattioni (Lilas Pastia). Figuranti: Christiane Hunger, Cristina Sassaroli, Larisa Maria Anca, Silvia Paglioni, Yassin Barri, Simone Mandolini, Pietro P. Gambelli e Luca Porcarelli. Beatrice Venezi dirige l’Orchestra “G. Rossini”. Coro del Teatro della Fortuna di Fano diretto da Mirca Rosciani. Pueri Cantores “D. Zamberletti” di Macerata con maestro del coro di voci bianche Gian Luca Paolucci
Ad Ascoli prosegue inoltre il progetto di accessibilità . Il team di InclusivOpera, formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni, da Francesca Raffi e Chiara Pazzelli, propone al pubblico di ciechi e ipovedenti un percorso tattile (ore 18) guidato dalla pianista ascolana Maria Vittoria Tranquilli, giovane socia Uici di Ascoli-Fermo, e il servizio di audio descrizione, quest’ultimo già disponibile in formato Mp3 sul sito della Fondazione. Partner del progetto sono l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, la Regione Marche, l’Ente Nazionale Sordi della Regione Marche, il Museo Statale Tattile Omero di Ancona e l’Università degli Studi di Macerata. Sono 10 i posti disponibili (compresi gli accompagnatori) ed è consigliabile prenotare all’indirizzo e-mail inclusivopera@fondazioneliricamarche.it Al momento della prenotazione sono fornite maggiori informazioni sul ritiro dei biglietti. Il costo del biglietto è di un euro per i soci Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) ed Ens (Ente Nazionale Sordi) e 20 euro per l’accompagnatore (pari ad una riduzione dal 20% al 66% sul costo del biglietto intero).


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