Ascoli, il CdA perde i pezzi:
la verità, questa sconosciuta

ASCOLI - In casa bianconera, frasi di circostanza che sostituiscono la vera essenza dei fatti. Le dimissioni di Tosti (ex presidente) e Ciccoianni (ex responsabile del settore giovanile), il nebuloso futuro del campionato, lo scoglio degli ingaggi, il caso Stellone
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Ciccoianni, Pulcinelli e Tosti il girno del’insediamentro del patron: nella sede di Corso Vittorio c’è ancra il vecchio stemma del Picchio di Bellini

di Bruno Ferretti

La verità questa sconosciuta. Una merce sempre più rara nel mondo del calcio dove convenienza ed opportunismo la fanno da padroni. Frasi di circostanza, di comodo sostituiscono la vera essenza dei fatti. È il caso dell’Ascoli Calcio con le recentissime, sorprendenti (ma fino ad un certo punto) dimissioni dei consiglieri Giuliano Tosti e Gianluca Ciccoianni, i due noti imprenditori ascolani che non erano più in piena sintonia con il patron Massimo Pulcinelli. Una decisione che, evidentemente, era stata presa da tempo. O che comunque era nell’aria.

Massimo Pulcinelli, Andrea Di Maso e il dg Gianni Lovato

Fatto è che i due dirigenti ascolani hanno cercato fino a cose fatte di mascherare le loro intenzioni per non creare turbative all’ambiente. Dall’altra parte il nuovo vice presidente Andrea Di Maso, non più tardi di qualche giorno fa, negando il rinnovo del contratto ad Abascal per la prossima stagione, ha detto che con Ciccoianni non c’era stato mai alcun problema come dimostrato dal clima amichevole dell’ultimo CdA.

Poi succede che, all’improvviso, Tosti (già dimissionario dalla carica di presidente) e Ciccoianni (che di fatto non dirigeva più il settore giovanile) se ne vanno insieme. E la società bianconera perde anche l’ultimo baluardo di… ascolanità. Una perdita grave perché rischia di creare un distacco profondo con la città e la tifoseria abituata ad avere un punto di riferimento locale.

Roberto Stellone e Massimo Pulcinelli

E adesso? Adesso si va avanti così sperando che da questi “terremoti” non derivi negatività per l’Ascoli che ha affidato gran parte degli incarichi societari al nuovo vice presidente vicario Di Maso, autentico braccio destro del patron Pulcinelli.

La società bianconera sta cercando di contenere i costi visto che le entrate non ci sono più con il campionato ancora fermo e la prospettiva di disputare partite a porte chiuse. E per questo ha iniziato, come le altre società, una trattativa con i calciatori per ridurre gli ingaggi. Non ci sono notizie ufficiali in tal senso ma sembrerebbe che qualche problema di intesa ci sia circa i ridimensionamenti da fare.

I calciatori sono disposti ad un sacrificio economico, ma fino ad un certo punto. Se ne continuerà a parlare fino a quando non verrà raggiunto un accordo. L’Ascoli, inoltre, dovrà far fronte alla vertenza economica promossa dall’ex allenatore Roberto Stellone che non intende rinunciare ad un solo euro di quanto stabilito nel suo contratto biennale (scadenza 2021). La situazione in casa Ascoli, insomma, è piuttosto delicata. Occorre augurarsi che si possa sbloccare in maniera positiva.

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