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E’ incinta di 5 mesi
una delle positive del Bangladesh
che vivono nel Piceno

SAN BENEDETTO - I tre contagiati, al momento asintomatici, risultano ufficialmente "senza fissa dimora". La direzione di Area Vasta 5 li trasferirà a Campofilone nella struttura per Covid, per essere sicuri che rispettino la quarantena. Se dovessero aver bisogno di cure intensive invece andrebbero al "Murri" di Fermo. 
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L’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

di Epifanio Pierantozzi
La cattiva notizia è che una coppia e una donna incinta di cinque mesi, tutti del Bangladesh, sono risultati positivi al Covid-19 dopo l’esame con il tampone effettuato all’ospedale di San Benedetto.
La buona notizia è che sono asintomatici (mentre gli altri sono risultati negativi al tampone) e, pertanto, i responsabili dell’Area Vasta 5 stanno prendendo accordi con la Residenza Valdaso, a Campofilone, affinché i tre possano trascorrere in quella struttura il periodo di quarantena.

Cesare Milani

OSPITI A CAMPOFILONE – Dall’Area Vasta 5 fanno sapere che il trasferimento dovrebbe perfezionarsi entro questa sera, 10 luglio.

Tutto questo perché il gruppo dei bangladesi – segnalato da Roma come possibili portatori del Coronavirus – è stato sì rintracciato a San Benedetto, ma “ufficialmente” risulta senza fissa dimora.
Quindi i tre non possono trascorrere la quarantena in una residenza “che non hanno”.
«Non abbiamo certo mezzi coercitivi per costringerli a stare lontani da tutti per due settimane.
Così stiamo facendo opera di persuasione, tramite un mediatore culturale che funge anche da interprete, affinché si rendano conto dei rischi che corrono e che fanno correre a chi sta loro vicino.
Per questo li trasferiamo nella Residenza Valdaso – spiega il direttore generale di Area Vasta 5 Cesare Milanidove saranno nostri ospiti».
SE AVESSERO BISOGNO DELLA RIANIMAZIONE – «E’ bene precisare – conclude il direttore Milani – come, se mai ci fosse la necessità di un ricovero o un trattamento in Rianimazione per malati di Covid-19, questo non avverrà a San Benedetto, ma il paziente sarà trasferito all’ospedale “Murri” di Fermo, dove c’è il reparto di Malattie Infettive».
MISURE RESTRITTIVE AL “MADONNA DEL SOCCORSO” – «In ogni caso, alla luce di questi tre nuovi casi, siamo tornati a blindare l’accesso all’ospedale “Madonna del Soccorso” – continua Milani – e per questo non si potrà far visita agli ammalati, neanche su prenotazione. E’ un provvedimento temporaneo, ma non possiamo correre rischi».
SENZA FISSA DIMORA – La quarantena e la paura del contagio da Covid-19 non ha insegnato nulla a chi ha affittato un appartamento al centro di San Benedetto a un gruppo di persone proveniente dal Bangladesh.
I sanitari e i responsabili dell’Area Vasta 5 sanno benissimo dove sono andati a prelevare i bangladesi per effettuare i tamponi, ma ufficialmente questi, positivi o negativi che siano, sono “senza fissa dimora”.
Pensate al rischio che questo proprietario di casa sta facendo correre a tutti i concittadini.
Se, dopo la segnalazione da Roma, i sanitari non fossero riusciti a rintracciare i bangladesi (da dire, poi, che per paura di espulsione o altro questi non raccontano con chi sono venuti a contatto e la ricerca di altri possibili infetti diventa difficile), il locatore – che siamo sicuri un contratto di affitto con uno o due del Bangladesh ce l’ha – con chi se la sarebbe presa? Possibile non sapesse che nel suo appartamento erano molti in più di quelli da contratto? Tutti ospiti senza nessuna registrazione.
Non è più tempo “di furbi”, se tutti corriamo dei rischi per colpa di chi non rispetta le regole.


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