Sono quasi 78.000 le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate nella provincia di Ascoli, e di queste oltre 39.000 sono le pensioni di vecchiaia (pari al 50,7% del totale), 4.000 quelle di invalidità (6,1%), quasi 16.000 le pensioni ai superstiti (20,3%), più di 2.000 le pensioni/assegni sociali (3,4%) e 15.000 sono le prestazioni a invalidi civili (19,5%).
È quanto emerge dai dati Inps sulle pensioni vigenti nel 2021 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dall’Ires Cgil Marche.
Dal 2017 il numero delle pensioni complessivamente erogate nella provincia è diminuito del 3,7%, pari a circa 3.000 prestazioni in meno.
«Nello stesso periodo si è notevolmente innalzata l’età media dei percettori delle pensioni di vecchiaia -spiega la Cgil-. Ciò è particolarmente evidente per coloro che sono stati lavoratori dipendenti: i pensionati con meno di 65 anni di età sono appena il 9,5% del totale, mentre coloro che hanno oltre 80 anni sono passati in cinque anni dal 35,9% al 38,1%».
Barbara Nicolai
A parlare sono Barbara Nicolai, segretaria Ascoli, e Teresa Cirillo, segretaria provinciale Spi.
«Anche nella nostra provincia i dati evidenziano le difficoltà crescenti dei pensionati con redditi da pensione sempre più bassi ed età di accesso sempre più avanzata anche a causa della grave crisi che ha colpito il nostro territorio negli ultimi 15 anni affermano-. I dati sono il risultato di un mercato del lavoro provinciale sempre più caratterizzato da lavori precari o poveri soprattutto per le donne e per i giovani».
L’importo medio delle pensioni vigenti nel Piceno è infatti di 797 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.058 euro delle pensioni di vecchiaia ai 428 euro delle pensioni e assegni sociali.
L’importo medio delle pensioni di vecchiaia è in linea con quello delle Marche (+23 euro rispetto alla media regionale) ma di molto inferiore a quello nazionale (-189 euro lordi).
Significativa è la differenza tra uomini e donne relativamente all’importo della pensione: se i primi percepiscono 1.316 euro lordi, le donne arrivano a 719 euro, pertanto queste ricevono mediamente 597 euro in meno ogni mese (-45,3% rispetto agli uomini).
Nel Piceno, 51.000 prestazioni pensionistiche, pari al 65,7% del totale, sono inferiori a 750 euro al mese: dunque, 2 pensionati su 3 percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà. Anche da questo punto di vista si confermano notevoli differenze di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 45,9% del totale, mentre per le donne tale percentuale sale all’80,8%.
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