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Elezioni, Fratelli d’Italia si presenta:
«Piunti è la figura giusta,
noi fondamentali nella coalizione»

SAN BENEDETTO - Dieci uomini e quattordici donne nella lista a sostegno del sindaco uscente, non preoccupato dalla grande crescita dei meloniani: «E’ un valore aggiunto per la coalizione». Il coordinatore comunale Cava: «Appoggiamo la sua amministrazione per la capacità politica e amministrativa. Nel centrosinistra si vergognano dei loro simboli»
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Gianni Balloni, Luigi Cava e Pasqualino Piunti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Salvatore Mastropietro

 

La fase clou della campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 3-4 ottobre è ormai alle porte e a San Benedetto continuano gli appuntamenti di presentazione delle liste dei cinque schieramenti in gioco. Tra i più attivi negli ultimi giorni c’è stato Fratelli d’Italia, che dopo la visita dell’onorevole Francesco Lollobrigida (capogruppo alla Camera del partito meloniano) ha presentato i 24 candidati consiglieri della lista a supporto del sindaco uscente Pasqualino Piunti nella location del circolo “Mare Bunazze”.

Luigi Cava

Presente gran parte della squadra messa in campo da Fratelli d’Italia, oltre al consigliere regionale Andrea Assenti e al candidato sindaco Piunti. A prendere la parola è stato subito il coordinatore comunale del partito Luigi Cava: «I candidati di questa lista si stanno facendo conoscere nel rapporto quotidiano con i cittadini. Sono candidati dieci uomini e quattordici donne. Da sottolineare che ben sette di loro hanno già avuto esperienze come assessori o come consiglieri comunali. Ci sono figure provenienti da diversi settori, dall’imprenditoria allo sport e tutti hanno motivazioni fortissime». 

Balloni, Cava e Piunti

E’ arrivata subito una “stoccata” allo schieramento del centrosinistra, che arriva alle elezioni diviso e con molti malumori al proprio interno: «Tra i nostri candidati c’è l’orgoglio di rappresentare un partito che sventola la propria bandiera ovunque. Questo è un aspetto che non può non essere colto, considerando che tanti partiti del centro-sinistra stanno nascondendo i propri simboli come se si vergognassero. Basti pensare agli esponenti del Partito Democratico che si nascondono dietro il simbolo “Democratici per Cantucci”, a quelli di Rifondazione Comunista o a quelli del simbolo di Italia Viva trasformato in un farlocco “San Benedetto Viva”. Noi esponiamo con orgoglio chi siamo». 

piunti

Il sindaco Piunti

Fratelli d’Italia si candida assieme alla Lega ad essere la lista trainante della coalizione di centrodestra e questo Pasqualino Piunti lo sa bene: «Fratelli d’Italia è una forza politica fondamentale. Non siamo andati alla ricerca di persone da candidare, sono loro che si sono proposti per impegnarsi. Una lettura che ho fatto di questa situazione è relativa al ruolo della nostra amministrazione, che nella continuità vuole provare a innovarsi. In tempi congrui abbiamo presentato una coalizione unita, coesa e senza sassolini nelle scarpe. Agli avversari non voglio pensarci. Quando devi affrontare una finale bisogna dare il massimo a prescindere dall’avversario e dal modo in cui si presenta…».

Fratelli d’Italia arriva a queste elezioni dopo un lungo percorso di crescita vissuto anche a livello locale oltre che a livello nazionale. Questo aspetto è stato sottolineato da Gianni Balloni, consigliere comunale nell’ultima legislatura: «C’è grande soddisfazione per il percorso svolto. Alle regionali ci siamo mossi bene con la candidatura di Andrea Assenti, oggi consigliere regionale, e adesso siamo responsabilizzati da un ottimo banco di prova. Poi saranno i numeri a darci ragione, ma il futuro è nelle nostre mani». 

Da sinistra Andrea Traini, Andrea Assenti e Pasqualino Piunti

Nel corso della presentazione non sono mancati i riferimenti ad alcuni temi “spinosi”. Innanzitutto la questione dell’appoggio di Fratelli d’Italia a Pasqualino Piunti, che in un primo momento non era apparsa scontata, e poi quella relativa alla candidatura tra le proprie file dell’ex assessore Andrea Traini, dimissionario lo scorso dicembre poiché in dissenso con l’amministrazione del sindaco uscente. A spiegare le due situazioni è stato sempre Luigi Cava: «Fratelli d’Italia ha una classe dirigente invidiabile. Abbiamo stabilito che ci vuole un’amministrazione che abbia stabilità e abbiamo sempre cercato in un candidato capacità politica, esperienza istituzionale e amministrativa. Nella valutazione del partito e dei nostri alleati Pasqualino Piunti è la figura che tutta questa capacità l’ha mostrata».

«Altri candidati – continua Cava – tutta questa esperienza non l’hanno maturata neanche per 10 minuti… Mi sembra di vedere persone che non capiscano nemmeno il modo di comportarsi, c’è chi si è presentato con l’Harley Davidson in un luogo di fatica e sudore come il porto. La Bottiglieri inoltre è l’espressione della non-democrazia. Traini? Aveva fatto una scelta pensando di candidarsi a sindaco, ma poi ci ha ripensato e noi lo abbiamo accolto. Confronto, analisi, verifica azione: è questo lo schema che abbiamo seguito nelle nostre scelte».

Spazio anche a un’altra piccola polemica che alcuni avevano fatto notare negli ultimi giorni: sui manifesti dei candidati di Fratelli d’Italia non compare il nome dello stesso Piunti. «Posso assicurare – risponde sempre Cava – che non si tratta di una cosa pensata o voluta. Il partito non mette bocca in queste questioni ed il nostro simbolo è regolarmente presente all’interno dei manifesti del candidato sindaco». Relativamente a questo aspetto Piunti (Forza Italia) si è espresso sui nuovi equilibri della propria coalizione e sui possibili rischi dell’eccessiva crescita di partiti come Fratelli d’Italia e Lega rispetto al proprio: «Per governare una città come San Benedetto ci vuole emozione, non è solo una questione di numeri. Io – ha glissato – la crescita di FDI e della Lega la vedo come un elemento positivo che rafforza la mia coalizione».

Il manifesto elettorale di Fratelli d’Italia con i nomi dei 24 candidati

Elezioni, la lista di Fratelli d’Italia fissa l’obiettivo: «Vogliamo trainare il centrodestra da primo partito»


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