di Andrea Ferretti
Ignari cittadini avvicinati da persone vestite in modo distinto e senza particolari inflessioni dialettali. Che si presentano alla porta con modi molto garbati, abili a fingere di conoscere la “vittima” che hanno di fronte. Simulano addirittura conoscenze con amici e parenti della stessa. Insomma, un repertorio perfetto per ingannare le persone ignare, magari troppo buone e, forse per questo, anche molto ingenue.
Carabinieri in Piazza Arringo
Le “vittime” non vengono mai scelte a caso. Poi scatta la truffa o il furto che a volte riescono e altre, per fortuna, no. Nella maggior parte dei casi le “vittime” sono persone anziane che spesso vivono sole.
Alcuni giorni fa c’erano tutti i rappresentanti delle varie Istituzioni del territorio (in primis il prefetto) e i vertici delle Forze dell’ordine, compresi i Carabinieri con il comandante provinciale colonnello Giorgio Tommaseo, nella Prefettura di Ascoli in occasione della riproposizione dell’iniziativa “Io non ci casco” che prevede la capillare distribuzione di un depliant-vademecum realizzato ad hoc per mettere in guardia soprattutto le persone della terza età (vedi link in fondo al testo).
I Carabinieri di Ascoli continuano a ricevere segnalazioni di truffe e furti tentati o portati a termine. Capita infatti che, mentre il malvivente ben vestito distrae la vittima, spesso un complice riesce a entrare in casa e compiere la razzia.
Altra truffa-tipo è il finto pacco in arrivo, acquistato online dal nipote. Ovvero l’evoluzione del vecchio “pacco” che per anni è stato rifilato nelle aree di servizio delle autostrade. Ad Ascoli, in passato, ci hanno provato perfino lungo la Circonvallazione, a poche centinaia di metri dalla caserma dei Carabinieri, con gli automobilisti in transito. Tentativi di truffe al… volo, insomma.
Carabinieri in Piazza del Popolo
I Carabinieri insistono nelle raccomandazioni di segnalare subito qualunque cosa possa somigliare a tutto questo. Senza timore e senza vergogna (i due migliori alleati dei delinquenti), ricordando che i truffatori si presentano non sempre da soli ma pure in coppia (anche uomo-donna) con modi eleganti, cordiali e rassicuranti. A volte si spacciano per impiegati pubblici oppure indossando una pseudo divisa e mostrano un tesserino che ovviamente è falso.
Ad Ascoli, alcuni giorni fa, in un’abitazione del centro una signora ha ricevuto la visita di una sedicente amica di famiglia che ha cercato di raggirarla con la scusa di lasciarle temporaneamente alcuni gioielli. La “vittima” si è insospettita, è stata abile nell’allontanare la truffatrice di turno ed ha subito telefonato ai Carabinieri.
Poi ci sono truffatori che, sempre aggiornati nel loro “lavoro”, chiedono denaro per tamponi anti covid a domicilio. Basta solo non aprire, oppure sbattere loro la porta in faccia e telefonare immediatamente a uno di questi tre numeri: 112 (Carabinieri), 113 (Polizia), o 117 (Guardia di Finanza). Sul posto, in pochi minuti, si materializzerà una pattuglia che potrebbe anche intercettare nei paraggi il delinquente o la delinquente in fuga.
IL VADEMECUM “IO NON CI CASCO”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati