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Ascoli, Breda si presenta: «Dobbiamo subito cambiare rotta, lavorerò su due varianti tattiche»

SERIE B - Il direttore sportivo Valentini senza mezzi termini a margine della presentazione del nuovo mister: «A Cittadella abbiamo toccato il fondo, l'emorragia di risultati andava fermata». Il tecnico veneto subito di fronte al Perugia, sua ex squadra: «Bisognerà fare punti subito. Dobbiamo essere noi a ricreare un'unione di intenti con i tifosi. Ora dobbiamo solo pensare a crescere e lavorare, le risposte le darà il campo»
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Mister Breda con il dg Verdone e il ds Valentini (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

L’era Breda è iniziata da due giorni ed è subito pronta a entrare nel vivo. Sabato alle ore 16,15 al “Del Duca” l’Ascoli affronterà il Perugia in uno scontro salvezza da non perdere. Ritrovare compattezza e unità in campo è fuori è stato il concetto al centro dell’assemblea dei tifosi organizzata dagli ultras ieri presso il Circolo sportivo Tofare.

Tema ripreso anche questa mattina nel corso della presentazione di mister Roberto Breda. Assieme a lui presenti anche il direttore generale Domenico Verdone ed il direttore sportivo Marco Valentini.

 

Domenico Verdone, direttore generale dell’Ascoli Calcio

VERDONE – «È un periodo difficile per tutti noi – ha affermato il direttore generale – e per i nostri tifosi. Da una parte è motivo di dispiacere, ma dall’altra è motivo di stimoli per riprendere a fare bene. Ringazio mister Bucchi e tutto il suo staff per l’impegno dimostrato e do il benvenuto a mister Breda, che dal primo colloquio mi è parso una persona con grande voglia e grande equilibrio. Ha compreso subito il peso e il valore di questo club».

 

VALENTINI – «Al novantesimo di Cittadella-Ascoli c’è stata la piena consapevolezza di un’emorragia che andava fermata a livello di risultati. Ci siamo messi subito alla ricerca del nuovo allenatore perché penso che al “Tombolato” si sia toccato il fondo perché ho visto la squadra impaurita, una cosa che nel calcio non deve esistere. Dobbiamo recuperare un’identità e abbiamo scelto Breda perché ci ha dato la sensazione di essere preparato, profondo conoscitore della categoria e della nostra squadra. Inoltre è esperto di situazioni di subentro».

 

(foto Ascoli Calcio)

BREDA – «Ringrazio la società e i direttori per avermi dato fiducia. La B è il mio campionato di riferimento, la situazione di Ascoli è quella che mi piaceva di più. Ho trovato un club strutturato e organizzato, dalla qualità dei servizi alla squadra. Il gruppo è formato da bravi ragazzi, di gamba e di qualità. Per essere un buon gruppo dobbiamo diventare una squadra e su questo dobbiamo lavorare, ma i presupposti sono giusti. Ho ricordi di questa piazza che vengono da molto lontano, nel mio primo campionato da calciatore a Messina ho affrontato l’Ascoli di Casagrande. E’ una piazza che pretende, ma è giusto così considerato quello che ti dà. Io ho passato la maggior parte della mia carriera a Salerno quindi posso capire questa passione, siamo noi che dobbiamo creare quello spirito e quell’unità di intenti. Questo è un anno molto particolare, è inutile fare calcoli, a me importa solo che il gruppo cresca e che si faccia bene a partire dalla prossima partita. Dobbiamo subito dare il segnale di voler cambiare rotta. Non ci sono alibi e per questo deve essere bravo a codificare bene le situazioni. È inutile stare a ripetere concetti come “ci vuole più impegno”, un allenatore deve analizzare ciò che va fatto in campo, siamo noi che dobbiamo fare di tutto per determinare quello che sarà il nostro tifoso».

 

MODULO E PERUGIA – Il mister si è poi espresso sulla tattica sul prossimo avversario, che ha avuto modo di allenare nel 2017-2018: «L’idea è di lavorare su due aspetti, il 3-5-2 e il 4-3-1-2. Ho trovato la squadra molto ricettiva, a livello fisico non è facile valutarlo perché poi è il campo che dirà come stanno i ragazzi. In ogni caso non voglio giudicare il lavoro di Bucchi, che è un collega e un amico. Dove andremo a livello tattico lo diranno le prossime partite in base agli avversari, dobbiamo trovare in fretta un equilibrio. Non abbiamo un trequartista come Maistro, quindi dovremo trovare chi tra quelli che abbiamo può esprimersi meglio in quella posizione. Bellusci nella difesa a quattro? Viene da un momento particolare, sono convinto che per come lo conosco io può aiutarci tanto. Chi ha più motivazioni e più qualità giocherà. In questa squadra c’è tanta gente che in passato avrei voluto allenare, ma tutto andrà confermato con il lavoro e con il rendimento in campo, gli allenamenti vanno fatti bene ma in un posto come questo contano le prestazioni il sabato o la domenica. Il Perugia? Non sembra una squadra di Castori, sono molto simili a ciò che faceva Alvini lo scorso anno. Stiamo provando un paio di alternative, devo preparare i ragazzi a ciò che potrà succedere in campo. Per importanza della gara l’obiettivo deve essere fare punti subito».

 

Breda e Valentini (foto Ascoli Calcio)

TRATTATIVA E CONTRATTO – Il direttore Valentini ha spiegato l’evoluzione della trattativa che ha portato alla scelta di Breda: «L’ho contattato sabato sera e ci siamo incontrati con il patron domenica a Roma. Il giorno dopo gli abbiamo detto di recarsi ad Ascoli per diventare il nostro nuovo allenatore. Pillon? Le narrazioni giornalistiche a volte esagerano, io avevo contattato due-tre allenatori compreso Pillon. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e abbiamo deciso».

A lui si è accodato Breda: «Mi è capitato spesso di subentrare. La società mi ha chiesto le motivazioni, la conoscenza della piazza e del gruppo. Non ho parlato mai di playout o di playoff, dobbiamo intraprendere un percorso e crescere. In passato ho allenato Latina e Perugia che partivano per salvarsi e le ho portate ai playoff. Dobbiamo pensare solo a migliorare la squadra, poi si vedrà. Con me ho portato due persone come ho sempre fatto, in genere voglio anche avere nello staff qualcuno del posto che conosca bene la società e la squadra. Inoltre ho trovato un mental coach che mi ha fatto subito un’ottima impressione. Il contratto? Non ho chiesto un’opzione per un altro anno, se andrà bene la definiremo insieme a giugno. Mi piace lavorare e dimostrare».

 

Mister Breda con Melidona e Matarangolo, rispettivamente allenatore in seconda e preparatore atletico (foto Ascoli Calcio)

SINGOLI – Breda ha dato il parere su alcuni singoli: «Dionisi non si è ancora allenato con la squadra, non ha niente di grave e non è escluso che possa tornare in gruppo a breve. Lo considero un giocatore forte e sono molto contento di allenarlo. Giovane? Ottimo ragazzo con prospettive importanti. Falzerano l’ho fatto esordire io a Salerno, ha delle enormi dati ma ha sempre avuto dei grandi alti e bassi. A Venezia fu eletto tra i migliori giocatori del campionato, poi l’anno dopo a Perugia deluse. Lo stesso gli è accaduto quest’anno, ancora non ha tirato fuori il suo potenziale. E’ un ragazzo sensibile, ma mi aspetto tanto da lui».

 

CALCIOMERCATO – Parola al diesse Valentini sulle operazioni effettuate a gennaio: «Sidibe lo avevo trattato anche quest’estate, con l’Atalanta ho un ottimo rapporto, c’è stata la possibilità di prenderlo e l’ho inserito in rosa dato che non occupava un posto over in lista. La cessione di Bidaoui? È girato un audio privato sui social in cui il calciatore si lamentava del trattamento ricevuto. Il rispetto lo abbiamo sempre avuto, a partire dal prolungamento e dall’aumento di ingaggio stabilito prima del ritiro. È stato sempre titolare nelle 7 partite, poi è subentrato altre 5 volte anche se sicuramente non è stato quello che abbiamo ammirato lo scorso anno. Ha avuto qualche problema fisico e quando è tornato in gruppo si è rifiutato di subentrare durante la trasferta di Terni. Da lì siamo intervenuti e gli abbiamo comunicato che sarebbe stato posto in uscita. Si è presentata l’opportunità Frosinone e abbiamo risparmiato un anno e mezzo di contratto incassando anche dei soldi. Sarà felice anche lui che è andato a giocare con la capolista».

Su Forte, Proia e Marsura: «L’operazione Forte è stata velocissima. Sono stato contattato dal suo procuratore e siamo stati bravi a chiudere velocemente, anche se io nel frattempo ero molto avanti con il Cittadella nei discorsi per Asencio. Proia era il rinforzo individuato per sopperire all’assenza di Gnahoré. Marsura è un uomo duttile che mi è sempre piaciuto, può ricoprire più posizioni in campo».


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