La Prefettura e la Questura di Ascoli
Sono quasi duecento le firme raccolte da Paula Beatriz Amadio di Colli del Tronto e Paola Maria Petrucci di Ascoli e inviate, a corredo di una richiesta, al prefetto di Ascoli Carlo De Rogatis e al responsabile della Digos della Questura di Ascoli.
Oggetto la presentazione della pubblicazione in occasione dell’anniversario della “Marcia su Roma” che da due giorni sta facendo discutere tanta gente. Avrebbe dovuto tenersi al Caffè Bistrò di Ascoli dove però il titolare ha annullato la prenotazione. Se si terrà in qualche altra location, di questo dovranno eventualmente interessarsi anche i destinatari della lettera.
“Siamo in diversi, cittadine e cittadini della provincia di Ascoli e non solo, preoccupati per l’ennesima volta dello scenario che si sta manifestando ad Ascoli. Il nostro vuole essere un grido di dolore condiviso ma non solo, un coro di voci allarmate rispetto a quanto sta accadendo e potrebbe accadere. Crediamo che sia nota anche a voi l’iniziativa che è stata organizzata ad Ascoli venerdì 24 marzo. Gli organizzatori non si palesano, ma la locandina diffusa sul web, seppur vogliano spacciarla come iniziativa culturale, richiama esplicitamente grafica e tematiche molto care al regime fascista. E’ inaccettabile che ad Ascoli, città alla quale è stata riconosciuta la medaglia d’oro per attività partigiane, si verifichino episodi inneggianti al fascismo ed in questo caso con esplicito riferimento alla “Marcia su Roma”. Non è la prima volta che il nostro territorio sale alla ribalta della stampa nazionale per fatti incresciosi e nostalgici del periodo più nero e buio della storia del nostro Paese e vogliamo che la storia insegni ma, anche, che non si ripeta. La democrazia passa attraverso la possibilità di permettere anche a soggetti come questi, di cui però nulla si sa, di esprimersi e manifestare tenendo ben presente però che l’apologia di fascismo è e rimane un reato. Chiediamo alle Istituzioni preposte un intervento categorico che miri al rispetto della nostra Costituzione, faro imprescindibile della vita democratica in questo Paese. Chiediamo di impedire il diffondersi di iniziative come queste, che di natura storico- culturale non hanno nulla a che vedere”.
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