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Ast, due novità per accelerare esami e diagnosi: razionalizzazione dei percorsi e strumentazione all’avanguardia

LA PRIMA è rivolta alle donne: ad Ascoli in un unico appuntamento all'ex Gil potranno effettuare il tampone vaginale ed il prelievo ematico correlato. La seconda riguarda la Gastroenterologia di San Benedetto che si è dotato uno  strumento di ultima generazione pr rilevare lesioni anche microscopiche che possono precedere il tumore del colon retto
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L’ex Gil di Ascoli e l’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

 

Due novità all’Ast Picena – che riguardano uno la struttura di Ascoli e l’altro la Gastroenterologia dell’ospedale di San Benedetto – per accelerare i percorsi di cura attraverso diagnosi precoci ed esami sia poco invasivi che “veloci”.

 

ASCOLILa prima riguarda l’esecuzione del tampone vaginale ed il prelievo ematico correlato: dal primo febbraio gli esami si potranno fare in un’unica sede e nel corso di uno stesso appuntamento nella sede del Consultorio di Ascoli, all’ex Gil.

Prima le donne dovevano recarsi in due strutture diverse per effettuare tampone e prelievo di sangue. Molte si scoraggiavano e, inutile dirlo, il doppio percorso appesantiva le attese.

«Criticità rilevate attraverso l’analisi dei percorsi – ha detto la dg di Ast Ascoli Nicoletta Natalini per arrivare ad una ottimizzazione di cui beneficeranno sia le pazienti che l’Azienda Sanitaria.  Si ridurranno infatti presenze che a volte sono causa di sovraffollamento in alcune aree sanitarie.

Le proposte di miglioramento e la disponibilità del personale sanitario sono stati elementi indispensabili per la realizzazione di questa riorganizzazione».

 

Le prestazioni verranno entrambe erogate dalle ostetriche del Consultorio.
Per accedere  è necessario telefonare al 0736.358.028 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00.

Il giorno dell’appuntamento (solitamente il lunedì feriale), dalle ore 8 alle ore 9 le donne, prima accederanno allo sportello per l’accettazione (presentando l’impegnativa), poi saliranno al secondo piano, accederanno all’ambulatorio numero 10 dove  le ostetriche effettueranno sia il tampone vaginale che il prelievo ematico.

 

SAN BENEDETTO –  La Gastroenterologia dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto si è dotato di una nuova strumentazione per l’esecuzione di esami di endoscopia digestiva.

Si tratta di un video-processore tecnologicamente avanzato, con un monitor 4K ad altissima risoluzione e corredato da due nuovi video-endoscopi di ultima generazione.

Il nuovo video-processore permette una migliore elaborazione dell’immagine consentendo di visualizzare meglio le lesioni piatte o depresse e quelle di dimensioni molto piccole, perfino microscopiche preneoplastiche.

 

«L’utilizzo di questa apparecchiatura – spiega la dottoressa Natalini – avrà un impatto positivo sulla diagnosi di piccole lesioni preneoplastiche durante gli esami endoscopici di screening per la diagnosi del cancro del colon-retto, la cui incidenza è in aumento anche nella fascia di età più giovane.

Il tumore del colon retto è uno  più diffusi nei paesi occidentali, e deriva nella maggior parte dei casi dalla progressiva trasformazione di polipi del colon che possono essere evidenziati ed asportati durante l’esame endoscopico di screening».

 

L’attività di screening del cancro del colon retto viene eseguita presso la Ast di Ascoli da oltre un decennio, è assolutamente gratuita e rappresenta un’arma fondamentale per la cura precoce delle lesioni preneoplastiche del colon.

 

Soddisfazione per la nuova dotazione è stata espressa dal vice presidente della Regione Marche con delega alla Sanità Filippo Saltamartini: «Questa nuova apparecchiatura all’avanguardia dal punto di vista tecnologico a San Benedetto rappresenta un ulteriore strumento per ottimizzare l’esame endoscopico diagnostico e per consentire una performance ottimale nelle procedure di endoscopia.

L’ammodernamento dell’apparato tecnologico ci permette di garantire nel tempo ai cittadini marchigiani le migliori cure, riducendo oltretutto il fenomeno della mobilità passiva, ed anzi incrementato quella attiva grazie anche all’eccellenza dei nostri professionisti».


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