Tifosi Samb settore distinti
di Pier Paolo Flammini
Partita per partita, è vero. Ma quella con l’Isernia era cerchiata in rosso da tutti i tifosi: troppo importante tornare alla vittoria che mancava da quattro incontri, e il fatto che le immediate inseguitrici Chieti (pareggio a Termoli) e Teramo (sconfitta a Sora), abbiano accumulato altri punti di svantaggio fa della giornata appena trascorsa un passaggio fondamentale del campionato. Lo squillo de L’Aquila (5-1 all’Avezzano) preoccupa meno: gli aquilani avevano già 10 punti di svantaggio, per cui sono rimasti alla distanza di sicurezza di 10 lunghezze, così come il Chieti, gravato da un punto di penalizzazione (mentre il Teramo è a -11).
A fronte di questa situazione, il “tesoretto” a disposizione degli uomini di Palladini si è trasformato in un “tesorone“: 10 punti a 8 giornate dalla conclusione sono tanta roba. Su ventiquattro punti a disposizione, ne bastano 15 ai rossoblù per chiudere i conti con la matematica. Quattro vittorie e tre pareggi e una sconfitta come risultato minimo, o cinque vittorie e due sconfitte. Questo in previsione di un filotto di Chieti o L’Aquila…
Forse la rimonta più celebre nel calcio italiano, in epoca di tre punti a vittoria, è quella della Lazio di Eriksson sulla Juve di Ancelotti, nel campionato 1999-00: nove punti recuperati in otto partite, cinque nelle ultime tre. Casi rarissimi, senza contare che in queste situazioni dieci is meglio che nove.
Ma prima ci sarà da superare lo scoglio dell’Ancona: una squadra ripiombata, esattamente come nello stesso periodo del girone di andata, in una crisi di risultati (2 punti nelle ultime 5 gare) e poi approdare a una sosta che viene valutata come importantissima un po’ da tutto l’ambiente, a partire da Palladini.
Perché è meglio vincere che giocar bene senza vincere, ma appare chiaro che il febbraio nero, alle spalle, sta lasciando strascichi a livello fisico. Troppi i calciatori che hanno dovuto saltare periodi di allenamento a causa degli infortuni e, adesso che via via stanno rientrando (mancano però Zini, atteso il 23 marzo contro il Chieti, e Candellori) non tutti garantiscono una tenuta per tutti i 90 minuti.
L’Isernia, che non vince da 18 turni (ma aveva pareggiato 4 delle ultime 6 partite), ha tirato seriamente in porta in una sola occasione e su un errore dei rossoblù ma la differenza di rendimento della Samb tra i primi 60 minuti e gli ultimi 20 si è notata. E allora vediamo la situazione: Paolini, tra i migliori, si può dire pienamente recuperato da questo punto di vista. I tre attaccanti, Eusepi, Sbaffo e Moretti, hanno ciascuno una complicazione che ne limita il rendimento, anche se ad Ancona e poi al ritorno in campo del 23 dovrebbero, tutti e tre, essere al massimo.
Tourè, che ha sostituito degnamente Candellori e pare avere le sue qualità di incontrista, era alla seconda partita da titolare, con pochissimi spezzoni di gara. Il suo calo ha trascinato anche Guadalupi nel secondo tempo. Kerjota avrebbe bisogno davvero di un po’ di riposo, ma resta giocatore irrinunciabile. Battista ha disputato un ottimo primo tempo, ma poi è calato e il suo sostituto Baldassi non ha ancora recuperato la brillantezza di inizio stagione.
Discutere invece sul bel gioco o su altre amenità fa parte del bello del calcio ma, a questo punto della stagione, interessa solo gli esteti.
Un gruppo che dovrà uscire indenne dalla trasferta di Ancona (senza tifosi al seguito, sembra certo). La pressione, dopo la vittoria contro l’Isernia, pesa tutta sulle spalle delle avversarie: domenica sono in programma Chieti-Sora, Teramo-Fermana (mister Brini si è dimesso, i gialloblù hanno cercato Lauro ma anche il sambenedettese Beni), Fossombrone-L’Aquila.
Con un piccolo eventuale aiuto alla Samb: la partita al Del Conero avrà inizio alle ore 15 e non alle 14,30: si conoscerà con un anticipo di mezzora il risultato delle antagoniste.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati