La squadra Picena de “I marchigiani per Acquaroli”: Gianluca Pompei, Maria Stella Origlia, Cristiana Biancucci e Roberto Paoletti
di Maria Grazia Lappa
Quattro candidati in corsa per la lista civica “I Marchigiani per Acquaroli”: una squadra formata da amministratori locali, professionisti e cittadini impegnati. La presentazione si è tenuta nella mattina del 2 settembre nella sala della libreria “La Rinascita”, ad Ascoli. Tra i quattro candidati spiccano due nomi noti alla politica: gli ex esponenti di Italia Viva Maria Stella Origlia e Gianluca Pompei. A loro fianco nella corsa c’è anche Cristiana Biancucci, volto noto, ex presidente provinciale della Croce rossa italiana e a completare la rosa di nomi l’ingegnere Roberto Paoletti vice comandante dei Vigili del Fuoco di Grottammare.
Ad aprire il dibattito è stato Arnaldo Giorgi, che coordina il comitato, sullo sfondo del quale c’è l’impegno del senatore Guido Castelli: «Acquaroli ci ha convinti, perché ha dato visibilità anche al sud della Marche. Grazie a lui ci sarà un miglioramento progressivo di tutti i cittadini. Ci siamo dati questo nome, “I Marchigiani per Acquaroli”, per sottolineare lo spirito di resilienza e tenacia, che ci hanno permesso di resistere anche al terremoto».
La candidata Cristiana Biancucci ha aggiunto: «Ho voluto mettere a disposizione della lista le conoscenze e competenze acquisite durante due mandati di presidente in Croce Rossa ad Ascoli. Durante i due mandati abbiamo affrontato il terremoto e la pandemia, ho sperimentato il supporto ai fragili. Ho un’anima che mi porta verso il sociale. Sono una donna del fare, quindi auspico la politica concreta: risposte incisive e veloci. Non mi concentrerò solo nel mondo dei fragili, ma anche nella scuola, essendo un’insegnante conosco le fragilità di questo mondo. Vorrei più supporti per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e in particolar modo per i portatori di handicap. Altro aspetto che mi sta a cuore è l’impegno per evitare lo spopolamento delle zone e dare loro nuova vita. E’ necessario tornare alle origini, alla terra che ci riporta all’essenziale».
Maria Stella Origlia, dal canto suo, ha detto: «Faccio l’insegnante delle scuole superiori da 30 anni, mi occupo e mi appassiono di politica. Parto dal manifesto: “Marchigiani persone tenaci”. Proprio a questa tenacia ci siamo ancorati, per dire sì a questa chiamata elettorale. Ci siamo messi a disposizione per offrire a questa compagine politica tutte le competenze acquisite professionalmente e politicamente. Siamo a completa disposizione per offrire quello che sappiamo fare. Metodo e merito. Ci dobbiamo ispirare ai valori e il nostro è la verità, noi partiamo dai dati. Sono abituata a procedere con il metodo scientifico: Acquaroli fornisce dati ufficiali. Agli elettori bisogna dire la verità e non mistificare. L’amministratore deve ripensare una programmazione per dare risposte. Ho deciso di candidarmi per dare un contributo fattivo ad un settore che va potenziato. Questa lista è formata da professionisti, gente che viene dal mondo del lavoro e amministratori bravi, siamo convinti che daremo una grande mano per la riconferma di Acquaroli».
Quindi è stata la volta dell’ingegner Paoletti: «Mi occupo di prevenzione degli incendi e, proprio per il lavoro che svolgo, parlo con gli imprenditori, quindi mi rendo conto che è necessario conoscere le loro esigenze, per rendere appetibile questo territorio. Dobbiamo aiutare le aziende, affinché investano in questo territorio». Il candidato, inoltre, ha sottolineato le difficoltà che le nuove imprese sono costrette ad affrontare: «Occorrono – ha concluso – corsi di formazione per imprenditori».
«Faccio politica da tanti anni, nel mondo progressista, sono un liberale – ha detto infine Pompei – Acquaroli mi ha convinto. Il governatore, nel corso di questi anni, ha dimostrato presenza, affidabilità e concretezza. Per quanto riguarda le infrastrutture a sud serve un cambio di passo definitivo, che è iniziato in questi ultimi anni, altrimenti rimarremo un territorio di confine. Abbiamo bisogno di ammodernare l’autostrada, così come il comparto ferroviario. Lavorando su un solo settore, quello delle infrastrutture, noi siamo in grado di rilanciare questo territorio su tre direttrici: accessibilità, dando una mano anche al turismo; poi efficienza, con la Zes che rappresenterà una grossissima opportunità per questo territorio, ma deve andare di pari passo con l’innovazione delle infrastrutture. Quindi concretezza: ripopolare le aree interne, e negli ultimi anni c’è stata un’accelerazione. Dobbiamo lavorare su quanto manca: servizi e infrastrutture».
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