Sindaco e Capitaneria di porto
celebrano il gesto di solidarietà
degli imprenditori nautici di Cna

SAN BENEDETTO - Hanno promosso e partecipato alla raccolta fondi per donare un umidificatore polmonare al "Madonna del Soccorso". Nel corso della cerimonia che si è svolta al al Circolo nautico, presidente e direttore dell'associazione picena hanno fatto il punto sul settore considerato un'eccellenza locale
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Da sinistra, Giulio Pergallini e Irene Cicchiello della Cna, il sindaco Pasqualino Piunti, il comandante della Capitaneria di porto Mauro Colarossi, Francesco Balloni e Luigi Passaretti, direttore e presidente della Cna picena

 

E’ stato celebrato con una cerimonia che si è svolta oggi, 18 giugno, al Circolo nautico di San Benedetto, il gesto di generosità degli imprenditori della Cna picena settore nautica.

Hanno promosso e partecipato ad una raccolta fondi che si è tramutata in un umidificatore polmonare (consegnato la settimana scorsa) all’ospedale sambenedettese.

Insieme agli imprenditori, che hanno ricevuto una targa a ricordo e testimonianza dell’azione solidale compiuta, e ai dirigenti della Cna picena, il presidente Luigi Passaretti e il direttore Francesco Balloni, c’erano saranno il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e il comandante della Capitaneria di porto Mauro Colarossi.

Il settore nautico nell’area del Piceno è un cluster complesso che include la nautica di lusso e la subfornitura.

La cantieristica è strutturata in diportistica, crocieristica e la cantieristica minore.

In Italia ci sono 200.000 imprese coinvolte nell’economia del mare, di cui 4.000 nelle Marche.

«La cantieristica da diporto del Piceno – afferma Giulio Piergallini, imprenditore nautico e e portavoce della nautica Cna – ed il relativo indotto di imprese che lavorano sul completamento degli allestimenti  vantano una realtà d’eccellenza fin dagli anni ’70.

Trattandosi di diversi cantieri specializzati nel refit, il lavoro si concentra su operazioni specializzate di pochi mesi ed il periodo più intenso di lavoro va da ottobre a giugno. E anche questo è un elemento da prendere in considerazione per lo sviluppo delle imprese riguardo il raggiungimento di una produzione a ciclo continuo».

«Sarebbe importante strutturare un marchio di qualità regionale in riferimento alla filiera, capace di intercettare e generare processi produttivi di alta qualità, accompagnati da percorsi di formazione eccellenti, al fine di sviluppare una forza lavoro in grado di competere con la contemporaneità a supporto di produzioni di altissima qualità», aggiunge Irene Cicchiello, responsabile del settore nautico Cna.

Per la Cna Picena pubblico e privato devono lavorare congiuntamente al fine di garantire una migliore efficienza e qualità per l’intera regione, in termini di innovazione tecnologica di processo e prodotto.

«La nautica nelle Marche – spiega Francesco Balloni – è ancora una filiera che non coglie appieno l’opportunità di stabilire un’identità regionale autonoma.

E’ emersa una difficoltà in termini di cultura di aggregazione della rete.

E’ necessario da realizzare un sistema strutturato di cooperazione intrecciata, non un cluster vero e proprio come invece dimostrano di essere i distretti navali italiani più sviluppati quali Viareggio, Livorno, La Spezia».

«Analizzando la dimensione e l’andamento dei cantieri, nel territorio Piceno – conclude Luigi Passaretti  – sono presenti eccellenze sia sul fronte della cantieristica da diporto, sia sul fronte del refitting. Per questi occorrono progetti organici di filiera e azioni concrete di formazione e passaggio generazionale affinché eccellenze e saper fare non vengano perdute».

 


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