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Gli Oscar 2021 di Cronache Picene:
vincono Cesare Milani, Battista Faraotti,
Andrea Sottil e Giuseppe Piccioni

I RICONOSCIMENTI simbolici assegnati della redazione ai personaggi che più si sono distinti nel corso dell'anno premiano il lavoro dell'Area Vasta 5 dell'ex direttore generale, il deus ex machina di Fainplast divenuto Cavaliere dell'Ordine al Merito del Lavoro su nomina di Mattarella, il mister che ha condotto l'Ascoli a una miracolosa salvezza, il regista tornato a girare nella sua città
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di Luca Capponi

 

Oscar di Cronache Picene, c’è un poker d’assi per l’edizione 2021. Il riconoscimento simbolico che il nostro giornale assegna ogni anno ai personaggi che più hanno portato in alto il buon nome del Piceno, e di Ascoli in particolare, vede infatti premiati quattro nomi altisonanti: Battista Faraotti per il mondo dell’imprenditoria e non solo, l’ex direttore dell’Area Vasta Cesare Milani per la sanità, l’allenatore dell’Ascoli Andrea Sottil per lo sport ed il regista Giuseppe Piccioni per la cultura.

Cesare Milani

Dunque, anche stavolta la redazione ha voluto indicare, a suo modesto giudizio, coloro i quali, nei rispettivi campi d’azione, si sono particolarmente distinti negli ultimi dodici mesi. Senza alcuna pretesa assoluta, anzi.

Di sicuro c’è che anche il 2021, come il suo predecessore, è stato caratterizzato in maniera pesante dal Covid.

E proprio per questo motivo non si poteva non dare il giusto tributo all’impegno che tutto il personale sanitario sta mettendo per arginare gli effetti di una pandemia devastante dal punto di vista anche psicologico.

Ecco dunque che il primo degli Oscar va a chi questa “macchina” l’ha guidata in piena emergenza, ovvero l’ex direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani, da qualche giorno dimissionario.

Battista Faraotti

Classe 1956, nativo di Montefalcone Appennino, al confine tra Fermano e Piceno, Milani non è un medico o un operatore sanitario, ma si è affidato alla scienza per gestire la pandemia e si è fidato del suo staff fatto di medici, infermieri, oss e amministrativi che, al vertice fino a ieri, 31 dicembre, ha coordinato senza sosta. Gli sono stati d’aiuto le inequivocabili doti umane ma anche la dedizione al lavoro (non si è mai preso un giorno di ferie) e la capacità di fare squadra. Milani ha pianto quando, poco più di un anno fa, aveva gli ospedali pieni di pazienti Covid e sei ambulanze con altrettante persone malate, in attesa fuori dal Pronto Soccorso del “Mazzoni” di Ascoli. Ha gioito quando la diffusione del contagio si placava, tra un’ondata ed un’altra. Ha affiancato i suoi medici nelle difficili decisioni di aprire o convertire reparti, impedire le visite dei parenti in ospedale, imporre la mascherina. Ha creduto subito prima nel tracciamento del contatti, supportando ed incentivando il duro lavoro del Dipartimento di prevenzione, poi nei vaccini di cui è ancora tra i più accaniti sostenitori.

Andrea Sottil

Altro personaggio degno della menzione è sicuramente Battista Faraotti. L’imprenditore nato nel 1952 nell’Acquasantano, fondatore e amministratore unico di Fainplast, azienda leader nel settore delle materie plastiche, è da sempre una delle figure più apprezzate del territorio, impegnato con lungimiranza a 360 gradi: dallo sport al volontariato, passando per arte, cultura, investimenti nel sociale e tantissima beneficenza. Doti che vanno oltre. E che sicuramente sono risultate fondamentali per il nuovo fregio ricevuto lo scorso giugno. Faraotti è stato nominato tra i 25 Cavalieri dell’Ordine al Merito del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un ennesimo tributo che, insieme alla cittadinanza onoraria di Ascoli ricevuta a luglio, resteranno sicuramente tra i suoi ricordi più belli.

Piccioni, il sindaco Fioravanti e Riccardo Scamarcio

Altro personaggio che si è fatto ben valere nel corso del 2021 è sicuramente Andrea Sottil. Il tecnico dell’Ascoli Calcio, 47 anni nativo di Venaria Reale (Torino), è arrivato al capezzale bianconero poco più di un anno fa. Squadra in crisi (solo 6 punti in 14 giornate) e spettro della retrocessione in C a rovinare l’animo dei tifosi. Ma sotto la sua gestione il Picchio ha iniziato una cavalcata-salvezza da ricordare. Il momento decisivo a cavallo di aprile e maggio con una striscia di cinque vittorie in sei partite che nel match contro il Cittadella sanciscono il matematico raggiungimento dell’insperato obiettivo. Un risultato che gli è valsa la riconferma sulla panchina bianconera. Ad oggi l’Ascoli, dopo 18 partite, si trova a ridosso della zona playoff con 26 punti. E parte del merito è sicuramente di Sottil, che finora nella sua avventura picena ha ottenuto una media di 1,49 punti per gara.

Ultimo, ma non per importanza, il riconoscimento di merito a Giuseppe Piccioni. Nell’anno in cui Ascoli si candida ufficialmente a Capitale italiana della cultura 2024, il regista torna a girare in patria per quello che è il suo undicesimo film, “L’ombra del giorno”. A marzo i primi ciak con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli nella splendida Piazza del Popolo, per un set che riporta le cento torri indietro nel tempo ai tempi del Fascismo, epoca in cui è ambientata la vicenda. Piccioni, classe 1953, è uno dei cineasti più sensibili e ammirati, e quello che vedremo presto sul grande schermo rappresenta, oltre che un capitolo importante della sua filmografia, anche un vetrina magnifica per il territorio. Non solo, però, perchè a ottobre Piccioni è tornato, però in teatro: al Ventidio Basso è andato in scena “Promenade de santé”, il suo debutto nella prosa con Filippo Timi e Lucia Mascino che proprio da Ascoli ha scelto di ripartire con una residenza che ha tenuto la troupe in città per una settimana di preparazione.

 

L’ALBO D’ORO DEGLI OSCAR DI CRONACHE PICENE

 

2017: Michele Franchi – Diego Della Valle – Dario Faini – Riccardo Orsolini

2018: Giuliano Tosti – Fabrizio Pasquali – Coro Ventidio Basso

2019: Tullio Pericoli – Sabelli Spa – Stefano Travaglia

2020: Gian Luca Gregori – Gli Angeli del bello – Giovanni Allevi


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