I giocatori del Ravenna festeggiano la vittoria in trasferta contro la Juventus Next Gen
di Pier Paolo Flammini
E chi se lo aspettava? Due settimane fa, dopo la sconfitta interna con il Carpi, il barometro rossoblù stava per virare sul clima di tempesta: e giù critiche a tutti, giocatori, allenatore, società. Bravo in quella occasione il presidente Massi a rilasciare, quasi a caldo, dichiarazioni invece di tutt’altro genere, per molti, in quel momento, troppo ottimistiche ma che col senno di poi (anzi, con il senno del momento, ad essere freddi e razionali) erano corrette. Insomma, contro il Carpi la Samb non era stata presa a pallettate, non aveva ben giocato ma non era, come da vulgata montante, da ultimo posto.
A quel punto la svolta, il cambio di modulo che un anno fa condusse Palladini dalla palude di Pineto alle dieci vittorie consecutive che posero le basi per la vittoria del campionato. Allora si passò dal 4-3-3 studiato dall’estate al 4-2-3-1. Eusepi infatti pareva troppo isolato davanti, e Palladini gli affiancò Lonardo, autore di 8 reti in una manciata di partite e poi “partito” alla volta di Bergamo, con un bel rientro economico per la Samb.
Stavolta il contrario: il 4-2-3-1 era a tratti spumeggiante a tratti involuto, non si era risolta la collocazione di un giocatore affidabile per novanta minuti sull’esterno destro e Nouahn Touré non era – per ora – l’equivalente di Lonardo. Ecco il 4-3-3, che ha condotto a tre vittorie consecutive e che è possibile anche perché Eusepi è un giocatore migliorato ulteriormente rispetto alla stagione scorsa, o comunque gli inserimenti delle due mezzali Candellori e Moussa Touré oltre che quelli degli esterni Konate e Nouahn creano una densità di giocatori in attacco che evita il problema della solitudine (si vedano entrambi i gol di Sassari).
L’entusiasmo fa sempre bene specialmente a una squadra giovane come la Samb che a Sassari ha giocato – ma non è una novità – con i soli Eusepi e Candellori con precedenze esperienze in Serie C, con l’aggiunta, a partita in corso, di Paolini, Sbaffo, Marranzino e Scafetta.
E così si arriva a Samb-Ravenna, una partita che vede le due migliori neopromosse: il Ravenna primo in classifica a pari punti con l’Arezzo, la Samb quarta con sette punti di distanza. In mezzo, terza, l’Ascoli, a un punto dalla coppia di testa. Un campionato avvincente per il trio avanzato che sta procedendo a un ritmo incredibile, difficilmente mantenibile per tutto il torneo, anche perché per ora non ci sono stati scontri diretti.
La Samb adesso ha la mente libera, è riuscita a mettere già 7 punti dietro la zona play out, ma il calcio è anche sogno e ovviamente candidarsi come prima inseguitrice del terzetto da cui, probabilmente, uscirà la vincente del campionato, stuzzica la fantasia della tifoseria rossoblù.
Martedì si conosceranno le condizioni fisiche degli acciaccati: se sarà recuperato il difensore Dalmazzi, se il risentimento accusato da Alfieri prima della partita di sabato è qualcosa di leggero o meno, i recuperi di Napolitano e quello di Martins, fino ad ora oggetto misterioso ma potenzialmente importante.
Lunedì 13 è la festa di San Benedetto Martire, quindi la tripletta di Palladini (tre vittorie consecutive in C mancavano dalla prima stagione di Montero alla Samb, 2019-20) ha il merito tra l’altro di consentire al “Riviera delle Palme” di ospitare una partita che profuma di alta classifica in Serie C, complice il lunedì festivo per studenti e settore pubblico, come non accade da quel Samb-Cosenza che costò l’eliminazione dai quarti di finale nel 2018. Troppo tempo. Anche se la Samb sarà squadra che da questo punto di vista avrà la mente leggera. Ma certo la curiosità di capire le potenzialità di questa squadra sono tante, ancor più che domenica prossima mancherà poco al sentitissimo derby del Piceno.
Oltre ai circa 5 mila abbonati, la prevendita sta procedendo bene nei settori diversi dalla Curva Nord, già sold out la scorsa settimana. Superata ampiamente quota 6 mila tifosi di casa, mentre da Ravenna sarebbero già stati comprati 330 biglietti di curva ospiti.
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