di Stefania Mistichelli
Uno spazio di co-working e di coworking caffé nel centro di Porto d’Ascoli per offrire a giovani e alle piccole imprese occasioni di convivialità e business, utili a far crescere il territorio.
Da un’idea della cooperativa sociale Tangram, nascerà a fine anno Hubilita, un bar che sarà anche salotto culturale, generatore di relazioni: un luogo dove incontrarsi, organizzare riunioni, condividere idee e progetti o, semplicemente, fermarsi e lavorare. «Realizzato insieme alla fondazione – spiega il presidente di Tangram Francesco Ciarrocchi – e in collaborazione con una ricca rete di partner (la scuola di architettura e design di Camerino, il dipartimento di management dell’Università Politecnica delle Marche, la cooperativa Eos, l’associazione I Girasoli e Slow Food di San Benedetto / Valdaso, oltre ad Aiccon, il centro ricerca dell’Università di Bologna, che si occuperà della valutazione e della misurazione dell’impatto sociale) “Hubilita” è stato pensato per “abilitare” i giovani e le piccole imprese a diventare artefici di nuovi modelli di imprenditorialità. Per renderlo un luogo veramente per il territorio, sarà progettato dal basso, cioè a partire da un coinvolgimento della comunità. Il disegno dei servizi e degli spazi sarà progettato insieme agli stakeholder e alla società civile, attraverso tre grandi call: il primo teso a costruire il team (sarà data la possibilità a cinque giovani di entrare con contratto a tempo indeterminato), la seconda rivolta alle start-up e ai business team, la terza ai liberi professionisti. La prima a partire sarà quella rivolta ai giovani».
Tra maggio e giugno, dunque, partiranno tre corsi di formazione, uno ad Ascoli, uno a San Benedetto e il terzo nell’area montana, che coinvolgeranno sessanta giovani. Tra questi, ne saranno selezionati venti, che potranno frequentare un corso ad hoc e partecipare a stage altamente professionalizzanti. Cinque saranno infine assunti a tempo indeterminato, due dei quali in situazione di svantaggio.
«Per quanto riguarda gli spazi – spiega Lucia Petroni della scuola di architettura e design – saranno co-progettati con gli stakeholder, tramite incontri molto operativi. Inoltre, come scuola, saremo coinvolti anche in alcune attività di formazione». L’obiettivo è completare la fase iniziale entro settembre, per poter aprire questo spazio di nuova concezione a novembre.
«Nascerà nel centro di Porto d’Ascoli, a due passi dalla stazione, a cinquecento metri dalla facoltà di Economia – conclude Ciarrocchi – quindi non in una zona industriale o commerciale. Il nostro obiettivo è aprirlo per novembre, anche se, vista la modalità nuova di progettazione che prevede tanti incontri, siamo anche pronti a rivedere i tempi, perché la nostra priorità è che nasca davvero uno spazio su misura per il nostro territorio».
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