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Ricostruzione, il sindaco Castelli apre
alla sanatoria per i piccoli abusi edilizi

ASCOLI - Il primo cittadino: «Nessuna Maxi-sanatoria tombale quindi e nessun condono per case totalmente abusive, ma piccole sanatorie per i piccoli abusi esistenti su fabbricati realizzati molti anni fa e che per mera distrazione non sono stati sanati prima»
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«La proposte emendative proposte dai deputati Terzoni e Patassimi al decreto Genova, per la soluzione dei problemi irrisolti della ricostruzione post sisma 2016 e riguardante la “vexata quaestio”  delle difformità urbanistica vanno nella giusta direzione e meritano apprezzamento». E’ la presa di posizione del sindaco Guido Castelli che è anche presidente nazionale dell’Ifel (Istituto per la finanza degli enti locali). Castelli si schiera a favore della posizione dell’emendamento presentato dalla grillina Patrizia Terzoni. «Nei nostri territori -prosegue il sindaco- colpiti dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto 2016 è stata rilevata una importante criticità nel percorso di riparazione o ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti, derivante dall’esistenza di modeste difformità in materia paesaggistica consistenti anche in minimi incrementi della volumetria o della superficie degli edifici, che impedirebbero il prosieguo del procedimento di recupero e di concessione dei contributi a piu’ della metà (piu’ di 30.000) degli edifici danneggiati.

Guido Castelli (foto Vagnoni)

Gli emendamenti in questione si fanno carico di risolvere questa problematica è sostanzialmente ricalcano le proposte avanzate dalla Commissione Anni terremoto Marche e sulla quale erano stati acquisiti i pareri particolarmente positivi di Confindustria, Confartigianato, CNA, Ordini professionali degli ingegneri, Architetti, geometri, delle sigle sindacali di Cgil, Cisl ed Uil, ma anche di Legambiente e degli esperti di Symbola.   Non c’e’ da gridare a nessuno scandalo paesaggistico in quanto la proposta di modifica affronta la criticità relativa a piccoli abusi e cioe’ nel limite massimo di quello attualmente assentibile con il cosiddetto “Piano Casa”. Nessuna Maxi-sanatoria tombale -conclude- quindi e nessun condono per case totalmente abusive, ma piccole sanatorie per i piccoli abusi esistenti su fabbricati realizzati molti anni fa e che per mera distrazione non sono stati sanati prima. Sul periodo in cui siano stati commessi questi piccoli abusi, le categorie, gli Ordini e soprattutto Legambiente si erano espresse per non andare oltre la data del 2003 (data dell’ultimo condono con la legge n. 326/20039), ma su questa data potremmo anche adeguare il testo proposto dalla maggioranza».  


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