Anche l’Ascoli Calcio è in lutto
per la morte di Felice Pulici

CALCIO - Il portierone dello storico 4° posto in A se ne è andato a soli 73 anni dopo una lunga malattia. Difese la porta del Picchio per tre campionati, dal 1978 al 1981. Sul finire del 2006 tornò ad Ascoli dove, per un breve periodo, fu direttore generale durante la presidenza Benigni
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di Andrea Ferretti
Avrebbe compiuto 73 anni sabato prossimo 22 dicembre. Ma non ce l’ha fatta. Se ne è andato Felice Pulici, uno dei portieri italiani più forti del dopoguerra, che fece della continuità di rendimento uno dei suoi punti di forza. Pulici legò la sua carriera, anche quella dirigenziale dopo aver appeso i guantoni al chiodi, alla Lazio dove in diversi periodi aveva ricoperto vari incarichi (allenatore delle giovanili, direttore generale, segretario generale) lavorando anche al fianco dell’attuale patron biancoceleste Lotito.

Felici Pulici ai tempi dell’Ascoli

Ma Felice Pulici, che con la Lazio vinse il primo storico scudetto nel 1973, è stato per tre campionati anche il portiere dell’Ascolli in Serie A. Arrivò nell’estate del 1978 e se ne andò alla fine della stagione 1980-1981, per un totale di 76 presenze e una prima stagione da stacanovista con 30 presenze su 30, che era un pò il suo punto di forza visto che nella Lazio detiene ancora il record di 150 presenze consecutive in campionato. Qualcosa che oggi non accade più. Pulici lega il suo nome ad Ascoli e all’Ascoli per essere stato il portierone della squadra che nella stagione 1979-1980 chiuse il campionato al 4° posto sfiorando l’allora Coppa Uefa (antenata dell’attuale Europa League) che oggi sarebbe un posizione da Champions. Era l’Ascoli dei mister G.B. Fabbri e di capitan Adelio Moro. Proprio quest’ultimo, che pochi giorni fa ad Ascoli ha ricevuto il “Premio Costantino Rozzi 2018” ha ricordato alcuni suoi vecchi compagni che stanno attraversando un momento molto difficile della loro vita. E Adelio ha parlato anche di Felice Pulici che, insieme a Moro, è stato protagonista di un video (proiettato nella sala della Ragione di Palazzo dei Capitani e applaudito da tutti i presenti) in cui i due ex compagni scherzano sul fatto che Moro era infallibile sui calci di rigore.

Pulici, dopo tanti anni, tornò ad Ascoli sul finire del 2006, quando la società era presieduta da Roberto Benigni. Rivestì il ruolo di direttore generale, ma la sua esperienza durà meno di tre mesi perchè preferì tornarsene a Roma (viveva nella Capitale, ma era milanese di Sovico) e tenersi stretto il ricordo degli straordinari momenti vissuti in bianconero come calciatore. Nell’Ascoli dal 1978 al 1981 ebbe come allenatori Mimmo Renna, poi G.B. Fabbri e infine Carlo Mazzone. Da calciatore era cresciuto nel Lecco, poi passò al Novara, quindi divenne una colonna della Lazio prima di passare al Monza e poi all’Ascoli. Chiuse la carriera tornando a Roma, sempre sulla sponda bianoceleste.
Felice Pulici era laureato in giurisprudenza (una rarità a quei tempi, ma anche oggi, per un calciatore). Dopo una lunga malattia, è deceduto al “Policlinico Umberto I” di Roma. Per i tifosi dell’Ascoli un altro piccolo pezzo di storia bianconera che se ne va.

L’Ascoli del 4° posto in A nel ritiro precampionato: Felice Pulici è quello al centro con la maglia blu

 


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