“Non voglio mica la luna”:
il meglio delle Marche
in una favola moderna

OFFIDA - Al Serpente Aureo l'anteprima della web serie che incentiva il wedding tourism mostrandone le bellezze con un tocco di ironia. Presenti anche sceneggiatori, regista e protagonisti che hanno parlato di questo viaggio nella storia della serie e del territorio
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Lo sceneggiatore Alberto De Angelis

di Serena Reda
È nella magica cornice del teatro Serpente Aureo di Offida che viene presentata da Luca Sestili, sabato 11 maggio alle ore 18, l’anteprima della web serie “Non voglio mica la luna”. Non deve trarre in inganno il termine anglofono perché l’obiettivo principale di questo prodotto firmato Piceni art for job è proprio esportare la tradizione del territorio all’estero e verso i più giovani, ormai tutti nativi digitali. Intento principale della serie, molto leggera e gradevole e che ha come canale ufficiale di diffusione Piceni Tv, è proprio quello di stimolare il cosiddetto “wedding tourism“, cioè la tendenza di venire dall’estero a celebrare matrimoni in Italia.

Come scriveva il Telegraph “Forget Tuscany”. Le Marche sono la nuova Toscana ed i turisti stranieri spesso sognano di convolare a nozze nel territorio marchigiano. La storia di un amore a lieto fine tra i paesaggi marchigiani è proprio quella dei giovani protagonisti Sibilla e Tom, lei marchigiana lui inglese, interpretati con freschezza da Federico Calistri e Rebecca Liberati. È proprio Sibilla – Rebecca a sottolineare come il territorio marchgiano abbia una «morbidezza che ci differenzia da altre Regioni» e che per questo rappresenta un luogo ideale per il giorno delle nozze.

Paul Giorgi

Le Marche danno il loro meglio all’interno di questa web serie, infatti sono presenti non solo i grandi nomi della ristorazione e della gastronomia ma anche quelli dell’intrattenimento, come la Compagnia dei folli con i suoi 34 anni di esperienza di performance e circo contemporaneo. Lo star bene marchigiano, ovviamente, passa anche e soprattutto dal territorio che viene mostrato in tutta la sua bellezza passando dalla Riviera delle palme ai Monti Sibillini senza dimenticare le bellezze di Urbino e Castelfidardo e la meraviglia di piazza del Popolo ad Ascoli.

Tuttavia, come spiega Matteo Petrucci «se non c’è qualcuno che lo scrive, un film non si fa». Infatti l’interpretazione degli attori, così come la carrellata delle splendide location, non sarebbe mai potuta esistere senza l’opera degli sceneggiatori: lo stesso Petrucci (comunicatore ed intellettuale) e  Alberto De Angelis (laureato in filologia a capo della piccola casa di produzione cinematografica Hundred dreams production) che spiega come, sicuramente, “Non voglio mica la luna” è un viaggio tra posti ed emozioni non solo per gli spettatori ma anche per la troupe. Magiche e perfettamente incastrate tra trama e immagini, sono le musiche del giovane Paul Giorgi.

A dirigere il circo che si nasconde dietro ad ogni film, il giovane regista Andrea Giancarli di Acquaviva Picena alla sua prima esperienza di web serie. Nonostante la giovane età e pur trovandosi alla prima esperienza, Giancarli ha avvertito forte il senso di responsabilità nel dirigere “Non voglio mica la luna”. Spiega infatti: «abbiamo lavorato per rifuggire dal rischio di banalizzazione degli elementi della cultura marchigiana. Dal bagaglio culturale della nostra Regione abbiamo attinto sempre con la dovuta reverenza». Non è facile, infatti, unire la cultura popolare a “mostri sacri” come Raffaello o Licini.

 


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