Mancano cinque giorni alla grande manifestazione che porterà a Roma la protesta dei terremotati del centro Italia. Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo faranno sentire la propria voce in maniera vigorosa, c’è da giurarci, direttamente in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento. L’appuntamento è per il 18 maggio alle 10, una data che sta mobilitando migliaia di persone unite sotto l’egida del coordinamento dei comitati Terremoto Centro Italia, che stanno organizzando spostamenti e viaggi in bus; per il Piceno, con partenza da Ascoli e soste lungo la Salaria, i numeri da contattare sono il 388.9365032 (Verusca) e il 338.8600347 (Giovanna).
Macerie ad Arquata del Tronto (foto Vagnoni)
I manifestanti porteranno all’attenzione della collettività e del Governo materie che sono cosa nota ormai da tre anni, insieme alla sostanziale indifferenza di chi dovrebbe fare qualcosa: il sostanziale abbandono dei borghi colpiti dalla tragedia del 2016/2017 e la ricostruzione mai partita. Con tutta una serie di nodali richieste, come la divisione del cratere in fasce di gravità stimate in base ai danni subiti, un reddito di cratere, sgravi fiscali per le aziende che assumono terremotati, lo stop allo smantellamento dei servizi pubblici e al loro ridimensionamento, una zona franca a sostegno delle piccole attività imprenditoriali, il potenziamento del supporto psicologico e molto altro ancora.
«Dato il numero crescente di adesioni -fanno sapere dal coordinamento- è stato predisposto un apposito servizio di trasporto con autobus che partiranno sia dal maceratese che dal piceno e fermano, effettuando soste lungo il percorso per recuperare le persone che intendono usufruire del passaggio. A tutti i partecipanti è richiesto un contributo di soli 10 euro per il viaggio andata e ritorno (in giornata) e per poter salire a bordo è necessario prenotarsi in anticipo».
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