di Andrea Pietrzela
«Il lockdown ha avuto un forte impatto su tutti, anche su chi non se ne è reso conto. L’effetto è stato ancora più traumatico per le famiglie più fragili, quelle con disabili o anziani. Questo progetto veicola in maniera molto semplice un’inclusione senza far riferimento ad età o categorie specifiche. Se l’attività è per tutti, è per tutti punto e basta». Le parole di Marcella Perongini, dell’associazione sociale “La Casa di Asterione”, partner del progetto “Parchiamo”, non potrebbero spiegare meglio la ragion d’essere dell’iniziativa.
La conferenza stampa di presentazione di “Parchiamo”
IL PROGETTO – Scopo di “Parchiamo” è quello di far divertire, di coinvolgere e di integrare nella comunità i ragazzi con disabilità, andando a recuperare la socialità che tutti hanno perso durante il periodo di quarantena. Lo slogan “All Inclusive – Park & Play” rende bene l’idea, Perché «l’inclusione non deve essere l’obiettivo, ma la norma», come ha sottolineato Roberto Paoletti presidente della Bottega del Terzo Settore. Il progetto è nato dalla cooperazione tra il Comune e la onlus P.A.Ge.F.Ha ed ha coinvolto anche la Fondazione Carisap.
I parchi della città coinvolti saranno tre e le attività, ovviamente con tutte le misure di sicurezza del momento, saranno di tipo laboratoriale e vedranno protagonisti, nel periodo che va dal 30 luglio al 1 ottobre, i ragazzi con disabilità. «La cosa bella è che tutti si sono attivati per dare aiuto, è la parte buona della città che si mette a disposizione per recuperare quella socialità che è venuta meno nell’ultimo periodo – spiega l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni – Il progetto nasce proprio nel periodo del lockdown: volevamo creare iniziative per recuperare i rapporti sociali di tutte quelle persone che hanno incontrato maggiori difficoltà».
La locandina del progetto
Gli fa eco il sindaco Marco Fioravanti: «Molti Comuni a livello nazionale hanno preso come riferimento il modello-Ascoli per il sistema sociale molto innovativo che abbiamo. Oggi più che mai la disabilità deve diventare un progetto di visione amministrativa, non un problema. “Parchiamo” non sarà solo un progetto post Covid ma avrà seguito, perché l’attività all’interno di un parco di ragazzi disabili può diventare una ricchezza per tutti i cittadini: la disabilità non diventa ricchezza finché non la incontri e non la conosci da vicino».
«Ringrazio l’amministrazione perché siamo riusciti a far ripartire tutti i servizi in breve tempo – le parole di Mirko Loreti della cooperativa Pagefha – Noi ci occupiamo principalmente di servizi sociali e di disabilità, ma nel momento in cui parliamo di inclusione e integrazione abbiamo coinvolto anche “La Casa di Asterione” per realizzare parchi aperti a tutti».
Parchi nei quali ci sarà anche l’assistenza della Polizia Municipale: «La collaborazione con i servizi sociali è fondamentale per le attività assistenziali, dal punto di vista istituzionale consente di svolgere una funzione importante nei confronti dei cittadini affiancando un servizio di prossimità, di informazione in sinergia con la Protezione Civile – ha spiegato il Comandante Patrizia Celani – Per noi è un punto di arrivo, speriamo che sia anche un punto di partenza per future attività o collaborazioni».
Le aree dedicate saranno il Parco dell’Annunziata, Parco Castello di Porta Romana e il Parco di Via Vittorio Emanuele Orlando a Porta Maggiore. Per motivi di distanziamento, le attività che si svolgeranno dal 30 luglio al 1 ottobre vedranno coinvolti massimo 20 ragazzi alla volta (prenotazioni al numero 346.9632669). Per il bene dell’iniziativa si è attivata anche la Start, che ha messo a disposizione dei bus-navetta per l’Annunziata con partenza alle ore 16,30 da Monticelli, 16,40 da Piazza Immacolata e 16,50 da Piazza Arringo, con il ritorno previsto dalle ore 19,10. Insomma, è tutto pronto: ora è solamente tempo di andare al parco e divertirsi tutti insieme.
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