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Giorgia Meloni: «Sono fiera di Francesco,
oggi nelle Marche è riconosciuta
la serietà di Fratelli d’Italia»

ELEZIONI - Dopo il sopralluogo al porto di Ancona, la presidente di Fdi ha incontrato la stampa per le ultime battute sulle regionali di domenica e lunedì. Su Acquaroli: «Un ragazzo competente, una persona rassicurante che ama questo territorio. Sa di che cosa parla e non alza la voce, non ha bisogno di prevaricare»
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Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni questa sera ad Ancona

di Martina Marinangeli

«Sono molto scaramantica e abituata a combattere prima di dichiarare vittoria: la strada è lunga. Sembra che sia finita la campagna elettorale, ma dalle mie parti si chiude quando chiudono i seggi».

Scaramanzia a parte, l’ottimismo trasuda dalle parole della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ieri giovedì 18 settembre ad Ancona per chiudere la campagna elettorale del candidato governatore del centrodestra Francesco Acquaroli da dove l’aveva iniziata (l’evento di chiusura in piazza Cavour è stato annullato per l’incendio).

Nel porto dorico all’ombra dell’arco di Traiano lo scorso 25 giugno; al Seeport hotel questa sera dopo un sopralluogo nell’area dell’incendio all’ex Tubimar dove si è confrontata con l’Autorità portuale ed gli imprenditori. In questi mesi di tour marchigiani, «ho trovato un entusiasmo e un’attenzione importanti da mondi che magari fino a qualche anno fa potevamo guardarci con maggiore diffidenza e che oggi trovano in Fratelli d’Italia un movimento concreto».

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Il sopralluogo al porto

Il progetto di Meloni è «costruire, mettendo insieme, con Fdi, Puglia, Marche e Abruzzo, una sorta di sviluppo del versante adriatico, che secondo noi è un altro dei gap presenti in Italia: ce ne è uno che riguarda nord e sud e un altro est-ovest».

Poi la stoccata agli avversari su un piano che valica i confini marchigiani per raggiungere le altre regioni alle urne il 20 e 21 settembre: «Il fatto che, alla vigilia del voto, le quattro Regioni dove governava il centrosinistra siano contese, mentre in Liguria e Veneto i presidenti uscenti possano essere riconfermati racconta da una parte di una coalizione abituata a governare insieme e molto compatta, che ha una visione di sviluppo comune e dall’altra di una che ha maggiori difficoltà di governo e che non riesce neanche ad andare insieme, come è accaduto nelle Marche, perché ci sono delle differenze siderali che sono più difficili da colmare».

Dribbla invece la questione degli equilibri con gli alleati, soprattutto con “l’ingombrante” Lega, a cui Fdi sta rosicchiando consensi: «io lavoro per far crescere Fratelli d’Italia. Sono molto contenta che Fdi cresca grazie ai meriti e al lavoro che abbiamo fatto in questi anni, dimostrando di non essere disponibili alle scorciatoie. Alla fine il mio obiettivo qui nelle Marche è far vincere Francesco Acquaroli. L’ideale sarebbe riuscire a far crescere tutti i partiti della coalizione e lo abbiamo dimostrato che si può fare, come alle ultime elezioni Europee. Poi, in caso di vittoria, facciamo decidere ai marchigiani».

Conclude con l’assist al candidato targato FdI: «il valore aggiunto di Francesco è essere una persona estremamente seria, preparata, e credibile. Un ragazzo competente, una persona rassicurante che ama questo territorio. Sa di che cosa parla e non alza la voce, non ha bisogno di prevaricare. Sono molto molto fiera della scelta che abbiamo fatto».


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