Il dg Tanzi, il patron Pulcinelli, il presidente Neri (foto Ascoli Calcio)
di Andrea Ferretti
Manager nel calcio, ma anche fuori dal mondo del pallone: studi associati, società di consulenza, amministratore di una società di digital marketing. E’ il sintetico profilo di Claudio Tanzi, il nuovo diggì dell’Ascoli Calcio, 59 anni (li compie domani 10 settembre), ex sottotenente dei Carabinieri, laureato in Scienze Politiche con 110 alla “Luiss Guido Carli”, sposato con una laureata ad Oxford (lui sorride precisando di non saper parlare l’inglese).
Ascoli e l’Ascoli Calcio gli hanno riaperto le porte al grande calcio. Un ambiente che conosce bene avendolo frequentato per ventitrè anni, ma che negli ultimi sette aveva messo da parte come una bella esperienza di vita. Aveva quasi abbandonato pure il sogno nel cassetto, quello del mai dire mai.
In passato ha lavorato con diversi club – Sora, Pomezia, Rieti, Viterbese, Frosinone, Civitavecchia fra Eccellenza, Serie D e Serie C – ricoprendo diversi ruoli, compresi diggì e diesse. Ha anche gestito una società di procuratori. Poi l’incontro fatale con Matt Rizzetta – il nuovo socio del Picchio – e, dopo qualche settimana di trattative (messaggi whatsapp e videochiamate) tra i due “boss”, quello ancor più fatale con Massimo Pulcinelli.
Da quarantott’ore si è gettato anima e corpo nella nuova stimolante avventura. Ha già incontrato i dipendenti nella sede di Corso Vittorio, i giocatori, lo staff tecnico, quello sanitario, le persone che lavorano al “Picchio Village”. Insomma, le classiche presentazioni. Il mini tour di Tanzi finisce nella sede bianconera, davanti ai rappresentanti della stampa, seduto accanto a Pulcinelli e al presidente Andrea Neri. Poco più in là la responsabile della comunicazione Valeria Lolli.
«L’ingresso dei nuovi soci, che per far prima sintetizziamo in “americani” (Matt Rizzetta e la North Sixth Group, ndr) – dice Pulcinelli – ha modificato l’azionariato dell’Ascoli e la sua scelta è stato un avvicendamento con Piero Ducci al quale non potevo proporre un altro ruolo, non mi sembrava corretto e onesto».
Gli fa eco Neri: «Questa è la conferma della crescita della società. Nuove modalità operative uguale nuovi innesti. Abbiamo grandi programmi».
Tanzi salta su in corsa e lo fa su un treno che stavolta sembra correre spedito dopo le prime due vittorie e a mercato chiuso.
«Mi sento come fosse il primo giorno di scuola. Le sensazioni sono state positive fin da subito – dice Tanzi – sia con Rizzetta che on Pulcinelli e tutti i membri del CdA i quali mi hanno facilitato quella che è stata la mia prima impressione, cioè entrare a far parte di una famiglia. Conosco Ducci da anni, mi dispiace ma il calcio, lo sappiamo bene, è anche questo. Spero possa trovare presto spazio in un’altra società. Rizzetta mi ha indicato come persona di sua fiducia e ho capito di trovarmi nel posto giusto. All’inizio rappresentavo una parte, ora rappresento tutti. Dopo sette anni fuori dal calcio non credevo di poter ancora ricoprire questi incarichi».
Spiega qualche sarà il suo ruolo.
«Come direttore generale ho la supervisione di tute le aree, anche quella tecnica, ma la fortuna dell’Ascoli è quella di avere un direttore sportivo serio e preparato come Lupo, che stimo molto e con il quale l’area tecnica è in buone mani. Se mi occuperò di internazionalizzazione. Sì, ma non c’entra nulla col mercato internazionale dei giocatori, perchè mi occuperò del brand Ascoli Calcio. Ieri su “Forbes” ad esempio c’era un articolo in cui si parlava dell’Ascoli Calcio. Il mercato internazionale. La persona che se ne occuperà è già stata individuata – e Pulcinelli conferma – è un italiano che vive negli Stati Uniti».
Matt Rizzetta
Qualche aneddoto su Matt Rizzetta e sulla trattativa che ha portato al “matrimonio” con Pulcinelli.
«E’ una persona speciale, uno cin cui è facile diventare amico. Causa fusorario, i suoi messaggi whatsapp arrivano anche alle due di notte. Scherzi a parte, è stato lui a rendere tutto semplice e facilitare anche il mio ingresso, alla pari della voglia di Pulcinelli di voler allargare la compagine societaria per dare una spinta decisiva al suo progetto. Quando a Rizzetta ho detto che l’Ascoli è al quarta società più antica d’Italia non stava più nella pelle».
Pulcinelli spiega la questione delle quote societarie, del 31% ora in mano agli “americani”.
«Da solo speravo di giocare i playoff e invece ho rischiato i playout raggiungendo salvezze in extremis. Con Matt Rizzetta, dopo tre mesi di contatti giornalieri continui, abbiamo trovato il feeling giusto. Le percentuali delle quote non contano perchè gestiremo insieme a prescindere. Anche se a giugno dovesse scattare l’opzione che porterebbe Matt ad avere il 51% del capitale. Se io non avrò più la maggioranza, non cambierà niente. La scelta di Tanzi? Al posto di Rizzetta avrei voluto mettere miei uomini come direttore sportivo, direttore generale e pure l’amministratore delegato. Lui invece ha umilmente chiesto di avere solo il direttore generale».
Pulcinelli
Gli obiettivi del patron. «Ogni club di B vorrebbe andare in Serie A, è normale. I nostri due obiettivi quest’anno è voler vincere ogni volta e restare stabilmente nella colonna sinistra della classifica. Il resto spero lo faccia il clima diverso che si respira, non era mai stato così».
Non si può non affrontare il caso Sabiri. «Ieri (mercoledì 8 settembre, ndr) sembrava fatta con un club turco – rivela Pulcinelli – al quale l’avremmo dato in prestito mettendoci sopra anche dei soldi. Ma lui non ha voluto. E’ un nostro patrimonio, speriamo che torni, si alleni e faccia il professionista. Poi a gennaio o a fine stagione vedremo».
Nel nuovo Consiglio d’Amministrazione bianconero, composto da nove persone, saranno cinque i membri scelti da Pulcinelli, due li esprimerà Rizzetta, e due i nuovi soci («miei amici romani» dice Pulcinelli) Passeri (10%) e i fratelli D’Alessandro (20%).
A proposito di “amici romani”, ad un certo punto ad affacciarsi nella stanza della presentazione è l’ex arbitro Massimo De Santis. «E’ un amico di famiglia, uno che tutti i giorni cerca nuovi sponsor» le parole di Pulcinelli.
Intanto sabato c’è il Como, poi al “Del Duca” arriverà il Benevento. E quella sera, dopo la partita che si gioca alle 14, festa dei tifosi in Piazza Arringo. Sul palco, ospiti speciali: squadra, tecnici e dirigenti.
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