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Riqualificazione del porto
e distretto turistico,
le proposte di Castagna (Forza Italia)
per la città di domani

SAN BENEDETTO - Il noto commercialista, candidato al consiglio comunale con la lista dei forzisti, espone il suo punto di vista su due capisaldi dell’economia locale, che andranno però ripensati per poter soddisfare le nuove esigenze di residenti e turisti. In programma una maggiore integrazione tra il porto e gli altri settori produttivi della città, con sinergia e cooperazione tra enti pubblici e privati che dovranno rappresentare il punto di partenza anche della nuova offerta turistica
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Ultimi scampoli di campagna elettorale a San Benedetto, che si prepara a vivere la settimana conclusiva – a meno di ballottaggi – di queste amministrative di inizio ottobre. A partire da lunedì sarà già tempo di verdetti e primi bilanci, ma nel frattempo per gli elettori c’è ancora qualche giorno per riflettere sui temi più caldi del dibattito politico, conoscere più da vicino candidati e chiarirsi le idee sulle diverse proposte avanzate nel nome di una città necessariamente proiettata al futuro.

Massimiliano Castagna

In questo senso, se porto e turismo rappresentano storicamente i cardini del tessuto economico cittadino, le nuove sfide che attendono San Benedetto per i prossimi anni impongono infatti un’attenta riflessione sull’argomento, con la Riviera delle Palme che dovrà necessariamente contare su infrastrutture e servizi all’avanguardia per poter a rappresentare ancora a lungo un’autentica eccellenza italiana.

È di questo avviso Massimiliano Castagna, candidato di Forza Italia a sostegno di Pasqualino Piunti. «In base a quanto previsto dal nuovo Piano regolatore del porto – spiega – la zona portuale si aprirà alla città senza per questo snaturare l’originaria funzione di quegli spazi, nati e pensati per ospitare attività di supporto all’ attività di pesca e della cantieristica. L’obiettivo è destinare specifiche aree del porto anche ad attività di diversa natura, come quella commerciale e di servizio».

Inoltre, con l’approvazione del Piano di comparto, verrà recuperato lo spazio a nord del bacino portuale compreso tra via Dandolo e via Pigafetta, che verrà così riqualificato e integrato nel contesto sociale e urbano sambenedettese scongiurando così eventuali problematiche legate al decoro urbano.

«Si tratta – conferma Castagna – di un’area di circa 10mila metri quadrati che attualmente presenta vistosi contrasti tra aree ed immobili in stato di degrado o abbandono e porzioni riqualificate, caratterizzata da progettualità edilizie eterogenee sia nelle forme che nei materiali. Conosciamo bene le difficoltà relative alla vivibilità, specie nelle ore notturne, di quella zona: in casi del genere, il degrado degli spazi pubblici e privati spesso si riflette inevitabilmente su quello degli ambienti sociali.

Per questa ragione, abbiamo intenzione di portare avanti un progetto che prevede di rivitalizzare e riqualificare la zona nord del porto allo scopo di incrementare la frequentazione degli ambienti, assicurando al tempo stesso un presidio costante».

Anche l’offerta turistica, da sempre fiore all’occhiello della città ma reduce da un anno e mezzo di evidenti difficoltà legate all’emergenza sanitaria, andrà necessariamente ripianificata e integrata con gli altri settori economici sambenedettesi per poter soddisfare le esigenze dei visitatori e, al tempo stesso, quelle degli addetti ai lavori.

«Il futuro del turismo sambenedettese – dichiara Castagna – passa dalla sinergia, dalla cooperazione e dalla collaborazione con tutte le figure del tessuto sociale e imprenditoriale cittadino. Si deve sviluppare un distretto turistico ampio, che possa essere competitivo con tutto il suo territorio e che quindi non potrà fare a meno dell’entroterra.

San Benedetto deve farsi capofila di questo progetto integrato, che implementerà l’offerta turistica della città consentendo anche alle realtà limitrofe di beneficiare della ricettività sambenedettese».

In questo senso, secondo il dottor Castagna, per restare al passo con i competitor sarà fondamentale studiare attentamente i più recenti trend turistici e declinarli attorno a quelli che da sempre rappresentano i punti di forza della città, cercando di intercettare fondi e finanziamenti che agevoleranno la transizione di San Benedetto verso un turismo realmente all’avanguardia.

«Vogliamo sviluppare e far evolvere il concetto di vacanza – spiega il candidato di Forza Italia – che oggi viene sempre più spesso definita “esperienziale”. Per questo scopo, sarà intercettato il sistema di risorse messo a disposizione dall’Europa con il Next Generation Eu.

A questo proposito, San Benedetto ha già ottenuto il finanziamento del progetto “Arca Adriatica” all’interno del programma Interregionale Croazia-Italia, che prevede lo sviluppo di un prodotto turistico comune, basato sui principi di ecosostenibilità sociale ed ecologica, che valorizzerà, proteggerà e promuoverà il nostro grande patrimonio marittimo.

Non bisogna poi dimenticare – conclude – le diverse iniziative messe in campo per valorizzare le ricchezze enogastronomiche della città e del territorio, con una serie di eventi dedicati alla tradizione della cucina tipica locale».

 

(spazio elettorale a pagamento)

 

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