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Sisma, mutui sulle case inagibili:
non passa la sospensione delle rate
«Ci hanno preso per i fondelli»

LA RABBIA dei terremotati dopo che l'emendamento è sparito dalla legge di bilancio, da gennaio torneranno a pagare per attività e abitazioni ancora da ricostruire. L'unica speranza è che venga reinserito nel Milleproroghe. Antonietta Rossi di Camerino: «Siamo i figli poveri e scomodi di questa nazione». Flavia Giombetti da Tolentino: «Hanno finanziato di tutto, qualcuno deve spiegarci questa scelta»
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di Monia Orazi

 

Si sentono presi in giro, i comitati dei terremotati che da anni lottano per vedersi riconosciuto il diritto a pianificare il futuro, quell’avvenire strozzato dai mutui che incombono sulle loro case e le loro attività commerciali inagibili. Non è passato nella legge di bilancio l’emendamento che sospende almeno per un altro anno le rate dei mutui, su abitazioni private e attività commerciali. Ed esplode la rabbia.

sisma-macerie-1-325x217Da Camerino è Antonietta Rossi, presidente del comitato “Mutui sulle macerie”, che raccoglie i terremotati di quattro regioni, a dare voce allo scoramento: «Ci hanno preso per i fondelli. Il 21 di dicembre il via libera alla proroga della sospensione sui mutui da parte del Senato. Ieri mattina l’amara sorpresa. Apprendiamo che il ministero dell’Economia ha bocciato l’emendamento nonostante siano state trovate le coperture finanziarie.

Quindi questa norma alla Camera dei deputati non è arrivata. Ieri mattina abbiamo avuto un incontro con il commissario Legnini, in realtà, già programmato.

Anche lui ha appreso con sorpresa quanto accaduto. Si è già attivato a presentare nuovamente la richiesta di una proroga della sospensione nel decreto Milleproroghe. Anche i gruppi politici hanno firmato un ordine del giorno affinché venga inserita nel Milleproroghe.

Ad un giorno dall’inizio del 2022 siamo in bilico e alla mercé delle banche, che hanno già messo in scadenza le rate di gennaio.

Hanno approvato e prorogato tutto tranne la sospensione dei mutui, dietro la spinta forte delle banche. Ma d’altronde, come poteva essere diverso da così?

Siamo i figli poveri e scomodi di questa nazione. I figli di un entroterra che già stavano svuotando, dove il terremoto è stato un incentivo per continuare a fare meglio, ciò che avevano cominciato. Ci vogliono sfiniti e inermi. Un governo che se ne frega dei suoi cittadini non merita rispetto».

 

giombetti

Flavia Giombetti

Ad Antonietta Rossi, si aggiunge da Tolentino Flavia Giombetti, del locale comitato dei terremotati: «La proroga della sospensione dei mutui nelle zone terremotate è sparita dalla manovra di bilancio nonostante ci fosse la copertura finanziaria. Qualcuno può spiegarci il motivo di questa scelta quando invece sono stati stanziati: un milione di euro al Comune di Centro Valli Intelvi per la ristrutturazione della piscina comunale; 350.000 euro per la ristrutturazione della chiesa di San Pietro in Colle a Calviero; soldi per l’anniversario alla Fondazione De Gasperi; soldi per il campo sportivo dell’istituto Mennea a Barletta; soldi per l’emergenza cimiteriale a Palermo; soldi per l’associazione musicale a Salò e per quella filarmonica di Benevento; 200.000 euro per l’associazione della Barbagia di Seulo. E noi terremotati, le nostre vite, le nostre attività vengono dopo a quelle sopra elencate? Che fine hanno fatto i fondi stanziati per la sospensione dei mutui?

Saremo stanchi, disillusi, ma abbiamo ancora la forza di alzare la testa per non farci prendere in giro in primis dalla politica».

Ora resta la speranza che almeno nel decreto Milleproroghe si riesca ad inserire ed approvare l’emendamento, altrimenti dal primo gennaio ripartiranno le rate dei mutui, di tante attività e case ancora da ricostruire.

 



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