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La morte di Domenico Cicconi: domani l’ultimo saluto nella sua Castignano, lutto cittadino in un paese di nuovo sprofondato nel dolore

LA SALMA del 51enne morto mentre stava eseguendo dei lavori ad Acquaviva Picena, è stata riconsegnata alla famiglia. Domani, domenica 8 gennaio, il feretro arriverà nella chiesa di Sant'Egidio dove alle ore 14,30 verrà celebrato il rito funebre. Il paese è in lutto dopo aver perso un altro figlio. Un nuovo dramma che, anche stavolta, non piegherà una comunità forte e tenace. Il sindaco Fabio Polini: «Ti ricorderò sempre con il tuo immenso sorriso»
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Domenico Cicconi

 

di Andrea Ferretti

 

Ieri sera, venerdì 6 gennaio, la salma di Domenico Cicconi è stata restituita alla famiglia che ha così potuto organizzare il funerale che si svolge domani, domenica 8 gennaio, alle ore 14,30, a Castignano nella chiesa di Sant’Egidio.

 

Il paese è in lutto da giorni, da quando ha appreso la tragica notizia del loro “Domè”, 51 anni, morto per un incidente sul lavoro mentre era intento a sistemare un’area verde ad Acquaviva Picena. Sembra sia caduto battendo violentemente la testa e inutili si sono rivelati i soccorsi, tanto che è stato anche annullato il volo dell’eliambulanza, subito allertata e pronta ad alzarsi in volo da Ancona.

 

Motivo per cui l’autorità giudiziaria ha voluto vederci chiaro prima di dare il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. Dopo l’autorizzazione per la sua rimozione, il corpo era stato infatti trasferito nell’obitorio dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto.

 

E’ proprio da lì che nella tarda mattina di domani, domenica 8 gennaio, il feretro partirà per Castignano dove giungerà intorno alle ore 12,30 nella chiesa di Sant’Egidio. Il rito funebre è previsto per le ore 14,30. Il sindaco Fabio Polini ha proclamato il lutto cittadino.

 

Ore in cui saranno davvero tanti i castignanesi, ma non solo loro, a portare l’ultimo saluto all’amico di sempre e stringersi ancora una volta intorno al dolore della sua famiglia e del figlio Alessandro di 15 anni.

 

Castignano piange purtroppo l’ennesimo figlio che se ne va. Un altro dramma che piega un’intera comunità, ma sicuramente non la proverbiale tempra e la capacità di saper reagire dei castignanesi. Nei loro cuori ci sarà, per sempre, un posto anche per Domenico Cicconi. Così come in questi ultimi anni non è mai mancata una preghiera nel ricordo di fratelli e sorelle che non ci sono più.

 

Dalla tragedia di Carla Benigni, la giovane mamma che morì fulminata davanti la sua casa il 14 agosto 2015, nei giorni di “Templaria”.

 

Alla strage di Rigopiano (l’albergo sull’Appennino abruzzese travolto e sepolto da una valanga) del 18 gennaio 2017 dove perse la vita Marco Vagnarelli che era lì in vacanza con la fidanzata.

 

All’incidente stradale avvenuto a San Venanzo che il 19 agosto 2019 si portò via Senjur Bekiri il quale stava dirigendosi in auto sulla Valtesino.

 

Allo schianto sulla superstrada Ascoli-mare, tra Spinetoli e Monsampolo, che il 25 novembre 2019 spezzò la vita del camionista Angelo Lucini.

 

Carla aveva 36 anni, Marco 44, Senjur 25, Angelo 36, Domenico 51. Giovani, troppo giovani, per poter accettare drammi di simili portate. 

 

Ogni volta il cuore si spezza. Ma ogni volta i castignanesi sono così tenaci da trovare una smisurata forza per reagire e ripartire. E’ quello che faranno anche stavolta.

 

Il sindaco Fabio Polini le ha vissute tutte. Li conosceva tutti, come tutti si conoscono a Castignano, piccolo centro di poco più di 2.500 anime. E’ stato proprio lui il primo a ricordare e sottolineare la generosità di “Domè”, la sua disponibilità.

 

«Nelle varie iniziative del Carnevale c’era, a Templaria c’era. Serviva uno che facesse Babbo Natale? Lui c’era. Mancava la Befana? Era sempre il primo a farsi avanti. Sono addolorato – dice – e a nome di tutto il mio paese esprimo ancora una volta affetto e vicinanza ad Alessandro, il figlio di Domenico, e a tutti i familiari».

 

Poi, commosso, aggiunge: «Il tempo sembra fermarsi, amico mio. I nostri anni passati insieme ripassano davanti alla mente come in un film. Vedo passare la tua bontà, il tuo altruismo, il tuo umorismo, le tue risate, le serate estive trascorse insieme, di un mondo agricolo che non c’è più, ma che ci ha visto crescere insieme. La disponibilità che ti ha contraddistinto verso gli altri , verso la nostra comunità, resterà la tua Identità distintiva. Ogni evento goliardico e di divertimento vedeva la tua presenza: Templaria con il gruppo dei “Fraticelli”, il Carnevale storico con il tuo carro allegorico dove l’ironia del vostro gruppo esaltava le vostre performances. Oggi la nostra comunità si è fermata di colpo, incredula, con lo sguardo basso, di chi è stato tramortito dalla notizia nefasta. Ti ricorderò sempre con il tuo immenso sorriso. Ciao, amico mio».

 

Il dramma di Cicconi ha gettato nello sconforto e nel dolore non solo Castignano, perchè “Domè” era stimato e benvoluto da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.


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