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Carnevale boom come ai vecchi tempi: Ascoli diventa “Cantieropoli”, a vincere è l’ironia (Video e tutte le foto)

SOLD OUT da migliaia di persone ha mandato in benefico tilt il centro storico. Dagli immancabili e onnipresenti cantieri (il tema più gettonato), con i conseguenti problemi di viabilità e parcheggi, fino alla chiacchierata statua dedicata a Costantino Rozzi
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La gag dedicata al mito Carlo Mazzone

 

 

di Luca Capponi 

 

Neanche l’immaginazione più fervida avrebbe sognato un ritorno del genere: sole, temperature quasi primaverili, allegria a profusione, partecipazione e gente…tanta gente. Difficile fare una stima. Ma numeri così non si vedevano da tempo immemore. Un sold out da migliaia di persone che ha mandato in benefico tilt il centro storico, sancendo ciò che era nell’aria ormai da giorni: Carnevale è tornato. E lo ha fatto alla grande.

Il mitico Alberto Ercoli prepara i broccoli…strascinati

 

Dopo il giovedì grasso dedicato ai bimbi, la prima giornata importante, con l’esordio del concorso dei gruppi mascherati organizzato dall’associazione “Il Carnevale di Ascoli”, è fissata per domenica 19 febbraio. Un vero e proprio “crash test” dopo gli anni sonnolenti del Covid, per cui il Comune si è attrezzato con il bus navetta in partenza dallo stadio “Del Duca” e con la messa a sistema dei parcheggi “Ex Gil”, seminario e Porta Torricella.

 

Lo scopo è quello di accogliere al meglio il grande flusso di persone che, dalla mattinata, è andato via via crescendo con il logico apice toccato a metà pomeriggio. Tutto esaurito, da Piazza Arringo a Piazza del Popolo e alle vie limitrofe. Centro bardato a festa. Per chi ha la fortuna di vivere in città, meglio muoversi a piedi. Anche se una buona percentuale dei visitatori arriva da fuori. E la domanda si ripropone puntuale: “Ma i turisti capiranno le battute in dialetto stretto?“.

 

Evidentemente sì, perché gli ascolani, tra gesti e interazione, sanno farsi ben comprendere su quel palco di strada chiamato Carnevale. Macchiette e gag a profusione. E soprattutto risate. Ben 118 i gruppi iscritti al concorso nelle varie categorie, tra cui anche la “Omnia bona” che, a differenza delle altre, ha fatto il suo esordio nella giornata di sabato. Ma tra le cento torri si mascherano tutti a prescindere dalle gare, che siano bambini o anziani.

 

(continua dopo il video)

 

 

Dagli immancabili e onnipresenti cantieri (il tema più gettonato), con i conseguenti problemi di viabilità e parcheggi, fino alla chiacchierata statua dedicata a Costantino Rozzi posizionata nei giardini pubblici di corso Vittorio Emanuele, dalla mancata nomina a “città della cultura” (che per l’occasione diventa…coltura, frittura o, per riallacciarsi ai cantieri, “dell’impalcatura”) all’invasione dei cinghiali, dal caro energia con conseguente aumento dei prezzi della…pompa fino alla siccità e a chi ci “mette una pezza”. La satira degli ascolani non risparmia proprio nessuno. Politica compresa.

 

Ascoli diventa “Cantieropoli”, con buona pace dei “cappotti”, mentre il boss Matteo Messina Denaro si nasconde niente meno che all’ospedale “Mazzoni”. Poi c’è l’avvocato Mauro Gionni che si trasforma nell’assessore (e consigliere regionale) Monica Acciarri, ex Pd ora nelle file della Lega, e il mitico Piero “bistecca” in un Vittorio Sgarbi affiancato dal notaio Filauri, ma qui davvero un turista dovrebbe fare i salti mortali per capire che si parla del connubio che ha dato vita alla “Milanesiana” in salsa picena. L’appuntamento al “Meletti”, per loro, diventa un must imperdibile. E c’è pure il grande Carletto Mazzone in versione Brescia, di cui si ripropone la spettacolare corsa verso gli ostili tifosi atalantini dopo il rocambolesco pareggio del settembre 2001: “Se famo 3 a 3 vengo sotto la curva…“.

 

Ma non è solo domenica. Tra le cento torri (o le cento gru, come l’ha ribattezzata qualcuno) ogni momento è buono per dare sfogo alla propria creatività. Basta dare un’occhiata a quello che combinano i “veterani” come Alberto Ercoli (classe 1939), che in versione cuoco sta preparando ormai da giorni una nuova ricetta, si fa per dire, trascinando una padella per terra; trattasi, manco a dirlo, di broccoli…strascinati. E che insieme ai sodali Zè Vagni e Domenico Fioravanti si esibisce nel mitico concerto alla “scala”, che però è a pioli, o nelle “Tre Marie” con tanto di panettone in bella vista. Come la nota casa dolciaria lombarda.

 

E allora è ormai certo: Carnevale è tornato. Ora non resta che riprendersi dalla sbornia di colori e risate ed attendere martedì per il botto finale.

 

LA FOTOGALLERY

 

 

Mauro Gionni in versione Acciarri

Ercoli, Vagni e Fioravanti: le tre Marie

(foto Associazione “Il Carnevale di Ascoli”)


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