Il ponte sull’Ancaranese sarà finalmente ricostruito. Il costo totale dell’investimento è di circa 11 milioni di euro e sono state individuate risorse aggiuntive per 7,6 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai fondi già esistenti di circa 2,5 milioni.
Il ponte, sotto al quale scorre il fiume Tronto, per metà è di proprietà della Provincia di Ascoli e per metà di quella di Teramo trovandosi proprio al confine delle due province, e quindi di Marche e Abruzzo. Segna anche il confine dei Comuni di Ascoli e Ancarano e, sebbene si trovi (in parte) nel territorio comunale ascolano, a tutti gli effetti è parte integrante di Castel di Lama.
Il progetto è stato annunciato oggi, sabato 18 marzo, ad Ascoli, a Palazzo San Filippo. Presenti il presidente della Provincia Sergio Loggi, il commissario straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli, l’onorevole Augusto Curti, l’assessore regionale Andrea Antonini, la consigliera regionale Monica Acciarri, i sindaci di Ascoli e Ancarano, Marco Fioravanti e Angelo Panichi, l’assessore comunale di Castel di Lama e consigliere provinciale Luca Cristofori, i consiglieri provinciali Daniele Tonelli (viabilità) e Marco Teodori (bilancio), il presidente di Confindustria Ascoli Simone Ferraioli.
Sergio Loggi: «Fin dall’inizio del mandato, la problematica del ponte è stata da subito al centro dell’impegno dell’Amministrazione Provinciale che ha lavorato in stretta sinergia con tutte le autorità territoriali, le forze politiche, economiche e sociali del territorio e con il Commissario per la ricostruzione per conseguire un traguardo strategico per il Piceno questa infrastruttura collega importanti aree industriali e costituisce uno snodo cruciale della strada interregionale Mezzina-Pedemontana, rappresentando di fatto la porta delle Marche e dell’Abruzzo nella direttrice nord-sud».
Andrea Antonini: «L’iniziativa arriva dopo una serie di volontà condivise con il coinvolgimento dei Comuni, delle Regioni Marche e Abruzzo, del commissario Castelli e della Provincia. Questo intervento va a sanare una situazione che si prolunga da tempo all’interno di una strategia della accessibilità di ampio respiro che interessa, con significativi investimenti, importanti assi viari di collegamento».
Augusto Curti: «Si fa un passo in avanti sulle infrastrutture di questo territorio intervenendo su un tassello importante del sistema della mobilità attraverso un lavoro sinergico che individua un percorso tecnico amministrativo condiviso, volto al finanziamento e alla realizzazione dell’opera. Occorre, tuttavia, dare risposte ad altre fragilità infrastrutturali ed in questa prospettiva assicuro il mio impegno».
Marco Fioravanti: «Un risultato importante per il territorio, frutto della buona politica quando si lavora insieme mettendo da parte personalismi e bandiere».
Angelo Panichi: «Un’opera importante che connette realtà territoriali da sempre unite da forti legami economici, sociali e culturali».
Guido Castelli: «I finanziamenti nascono con i primi fondi del Piano Complementare Sisma per poi riconnettersi in un disegno strategico sulla viabilità di vasta portata che abbraccia più territori ed è in grado di fornire soluzioni concrete alle criticità con investimenti cospicui e mirati derivanti da risorse economiche di differenti tipologie. Da evidenziare che il ponte sarà di tipo strallato unendo sicurezza, funzionalità ed estetica».
Monica Acciarri: «La realizzazione del nuovo ponte costituisce un segno concreto della capacità di fare squadra per ottenere obiettivi comuni».
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