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Tempi di vestizione: «L’accordo non è “fasullo” e la Carignani potrebbe oggi dargli corso»

ASCOLI  - Così parlano i sindacalisti di Cgil (Rossi), Cisl (Cipollini) e Uil fP (Sabatini), Ugl salute (Rossi) e Fials ( Menzietti). Sulla questione delega: «Non è stata chiesta perché la Storti doveva firmare personalmente il documento»
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Stefano Sudati (rsu), Giorgio Cipollini (Cisl), Viola Rossi (Cgil), Giorgio Di Domenico (Uil), Fausto Menzietti (Fials)

Se dunque l’accordo esisteva ed andava esclusivamente perfezionato, era in capo all’allora
direttrice di Asur Marche Nadia Storti, che invitiamo a far chiarezza sulla vicenda.

Così come potrebbe invece sottoscrivere oggi l’accordo, dandogli seguito, la commissaria straordinaria dell’Ast di Ascoli Vania Carignani.

 

«L’accordo sui tempi di vestizione resta in piedi e ne pretendiamo l’immediata esecuzione»: lo dicono i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Ugl salute e Fials, intervenendo sulla spinosa questione sollevata da Nursind, Nursing Up e Usb («accordo fasullo e giuridicamente inesistente. Esposito non aveva la delega per la sottoscrizione, come risulta dalla risposta della  Storti»). 

 

«Le  affermazioni dei sindacalistisi legge nella nota di Cgil (Viola Rossi), Cisl (Giorgio Cipollini) e Uil funzione pubblica (Paolo Sabatini), Ugl salute (Benito Rossi) e Fials (Fausto Menzietti)che, probabilmente senza conoscere la materia, hanno strumentalmente dichiarato che l’accordo sindacale sulla vestizione sottoscritto il 13 dicembre 2022 (data tra l’altro errata, poiché le delegazioni trattanti si sono riunite solo il giorno seguente) ci lasciano basiti.

Affermare infatti che un accordo possa essere “fasullo” non ha significato alcuno da un punto di
vista giuridico, così come il termine “inesistente” presupporrebbe che lo stesso accordo non sia
mai stato sottoscritto dalle parti.
Eppure l’accordo c’è, è stato sottoposto alla parte sindacale il 14 dicembre e siglato dalla
stessa così come dalla direzione di Area Vasta.

Successivamente è stato poi regolarmente trasmesso all’Asur Marche perché anche la direttrice
generale dell’Azienda apponesse la sua firma e sancisse finalmente la liquidazione di quanto
dovuto ai lavoratori.

Conseguentemente – sottolineano i rappresentanti sindacali – la risposta fornita dall’Ast di Ancona circa l’inesistenza di una delega fornita al direttore di Area Vasta 5 per la sottoscrizione dell’accordo di vestizione è effettivamente corretta, poiché questa delega non è mai stata richiesta in quanto il verbale era stato trasmesso ad Ancona perché la direttrice Asur lo sottoscrivesse personalmente.

Dunque i suddetti sindacati pronunciano  affermazioni non rispondenti al vero in merito alla delega e alla dichiarazione di Esposito di averla.

Se dunque l’accordo esisteva ed andava esclusivamente perfezionato, era in capo all’allora
direttrice di Asur Marche Nadia Storti, che invitiamo a far chiarezza sulla vicenda.

Così come potrebbe invece sottoscrivere oggi l’accordo, dandogli seguito, la commissaria straordinaria dell’Ast di Ascoli Vania Carignani.

Avendo però avuto modo di conoscere, in questi mesi, l’attenzione che la stessa ripone sui diritti
dei lavoratori, dubitiamo fortemente che lo farà».



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