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Accordo sui tempi di vestizione: «Una beffa nei confronti di 2.000 lavoratori, l’Asur non aveva rilasciato deleghe all’ex direttore di Area Vasta 5»

ASCOLI - E' il commento dei segretari territoriali di Nursind, Nursing Up e Usb, che a tal proposito annunciano lo stato di agitazione. Avevano chiesto ragguagli alla Storti che ha risposto addirittura di essere venuta a conoscenza solo ora del documento, in ragione del quale gli aventi diritto avrebbero percepito l'80% dell'indennità dovuta e non corrisposta da 5 anni
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Mauro Giuliani, Maurizio Pelosi e Roberto Tassi insieme con i funzionari del Dipartimento Salute, davanti alla sede della Regione Marche

 

Accordo sui tempi vestizione, si è materializzato il timore dei sindacalisti di Nursind, Nursing Up e Usb, che a tal proposito annunciano lo stato di agitazione, dandone notizia al prefetto di Ascoli: Nadia Storti, allora direttore di Asur Marche, non ne sapeva nulla e – a suo dire – «non risulta essere stata rilasciata alcuna delega da parte della direzione generale Asur al direttore dell’ex Area Vasta 5».

 

I rappresentanti dei lavoratori, non avendo avuto più notizie del documento (firmato il 13 dicembre scorso) in ragione del quale gli aventi diritto avrebbero percepito l’indennità dovuta e non corrisposta da 5 anni (l’80% del dovuto con i relativi arretrati), hanno chiesto a Nadia Storti (il 27 febbraio poi di nuovo il 17 marzo) se  Massimo Esposito, ex direttore della Sanità picena, aveva titolo per firmare l’accordo insieme a tutte le sigle sindacali (leggi qui).

 

La risposta della Storti, inviata nero su bianco ai sindacalisti che avevano posto la domanda ma anche alla commissaria di Ast Ascoli Vania Carignani e all’assessore regionale, è stata chiara: non l’aveva.

 

«La risposta dell’Asur ha di fatto smascherato quella che è stata una beffa nei confronti dei 2000 lavoratori di Ast Ascoli per un accordo fasullo e giuridicamente inesistente»: è il commento di Maurizio Pelosi (Nursind), Mauro Giuliani (Usb) e Roberto Tassi (Nursing Up).

 

«La delega – continuano – era obbligatoria per firmare l’accordo del 13 dicembre 22 che prevedeva un impegno di spesa di fondi Asur, i cui poteri di gestione competono al direttore generale Asur, ma lo stesso può provvedere alla delega di funzioni anche aventi rilevanza esterna».

 

Come un fiume in piena i segretari territoriali di NurSind, Usb e Nursing Up definiscono «inqualificabile il comportamento dell’ex direttore Esposito che alla sottoscrizione dell’accordo ha dichiarato di possedere la delega della firma da parte dell’Asur, supportata da notevoli quanto infondate risorse economiche. 

 

Riteniamo doverose ed urgenti le sue scuse e chiediamo ai vertici regionali di assumere  provvedimenti nei confronti del dottor Esposito».

 

«Il 21 maggio 2023 – ricordano inoltre i sindacalisti – scadono i 5 anni di prescrizione per il riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione come sancito nel Ccnl 2016/2018 e dal Ccnl 2019/2021».

 

«Che fine ha fatto l’accordo sui tempi di vestizione? Esposito aveva titolo per sottoscriverlo?»



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