di Federico Ameli
Da Palazzo Chigi a Piazza della Libertà, il passo non è poi così breve. Eppure, con la campagna elettorale che si avvia ormai verso il rush finale e il destino del secondo mandato del sindaco Mauro Bochicchio legato a doppio filo alle urne del prossimo weekend, in una tranquilla domenica di maggio Castel di Lama finisce inaspettatamente per ospitare uno dei principali volti della politica nazionale.
Giorgio Fede, Giuseppe Conte e Mauro Bochicchio
Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e ora leader del Movimento 5 Stelle ha fatto tappa in paese nel primo pomeriggio di oggi, domenica 7 maggio, per sostenere la candidatura del primo cittadino uscente, candidato in una lista civica ma dall’evidente ispirazione pentastellata.
Non capita certo tutti i giorni di ritrovarsi faccia a faccia con un ex premier e, per questa ragione, già diversi minuti prima dell’appuntamento fissato alle ore 14 i cittadini lamensi iniziano a riversarsi con una certa curiosità in piazza.
L’attesa in Piazza della Libertà
Dal canto suo Conte, arrivato con qualche minuto di anticipo in paese, si concede un piccolo break dal viaggio prima di mostrarsi ufficialmente e salutare residenti, curiosi e qualche sostenitore giunto in paese dai comuni limitrofi.
Con una buona cornice di pubblico presente a una visita più unica che rara, scortato dai candidati della lista “Avanti così”, alle 14,30 il presidente Conte può finalmente rivolgersi agli elettori lamensi facendo leva sugli obiettivi raggiunti al Governo.
«Non devo presentarvi Mauro, lo conoscete già – esordisce Conte, prima di incalzare i presenti con un paio di domande retoriche e una buona dose di ironia – hanno diritto a continuare ad amministrare questa cittadina? Siete convinti? Allora posso anche andare via.
Voglio sottolineare un aspetto in particolare in questo mio breve saluto: grazie allo sforzo di tutti e alla dignità del popolo italiano siamo riusciti a portare a casa 209 miliardi di euro, poi lievitati a 240.
I fondi del Pnrr servono per rilanciare il nostro Paese affinché non sia più il fanalino di coda d’Europa, il Paese dell’austerity, che taglia la spesa sociale, sanitaria e dell’istruzione, dei lavoratori sottopagati e precari».
Non manca una stoccata a Giorgia Meloni e alla sua squadra di Governo, prima di tornare all’attualità lamense e ribadire piena fiducia nell’operato di Bochicchio.
«Non basta servirsi di slogan come “donna” e “madre” in campagna elettorale per la battaglia della natalità se poi vengono persi i soldi per la costruzione di nuovi asili nido, che avrebbero creato oltre 250.000 posti per i nostri bambini.
Questa Amministrazione ha lavorato bene e ha dimostrato di saper costruire progetti concreti nell’ambito del Pnrr. Questa è l’Amministrazione che ha presentato i cinque progetti, che li conosce a fondo e che non sprecherà un euro per realizzarli, a differenza di un Governo centrale che si sta interrogando sulla convenienza di prendere i fondi in questione.
La nostra lista esprime un progetto politico in piena continuità con l’azione politica nazionale – prosegue Conte – dandoci fiducia ci darete anche forza e una grande mano a livello nazionale.
Abbiamo governato durante la pandemia, abbiamo coraggio, determinazione e non teniamo gesti di intimidazione, ma abbiamo bisogno del vostro appoggio, del voto di chi non dice “questi politici sono tutti uguali”.
Dietro il nostro lavoro – conclude – c’è passione e impegno per fare il bene vostro, e lo dico guardandovi negli occhi».
Un intervento breve, come promesso, che lascia poi spazio a qualche selfie di rito e a un piccolo bagno di folla tra i sostenitori del Movimento sotto l’occhio vigile delle Forze dell’ordine, che qualche minuto prima avevano identificato con prontezza uno dei pochi presenti che, dando prova di scarso senso civico, aveva tentato di contestare l’ex premier ancor prima che iniziasse a parlare.
Prove generali di una campagna elettorale che si appresta a entrare nel vivo la prossima settimana, con gli ultimi infuocati 5 giorni di santini, promesse e corsa sfrenata all’ultima preferenza, prima che il parere incontestabile dell’urna incoroni il candidato vincente.
Giuseppe Conte a Castel di Lama: domenica a 5 Stelle per tirare la volata a Bochicchio
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