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Inflazione, tassi in aumento e Superbonus: stabilità e investimenti a rischio per le imprese

LA CNA fa il punto sulla scia di quanto avvenuto con la Banca centrale europea che ha disposto un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Una decisione fortemente messa in discussione dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa di Ascoli
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Arianna Trillini e Francesco Balloni, presidente e direttore di Cna Ascoli

 

Sulla scia di quanto già avvenuto a ridosso dell’estate, la Banca Centrale Europea ha disposto un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Una scelta, quella della Bce, che la Cna di Ascoli mette fermamente in discussione, dato che la volontà di insistere nella politica di incremento dei tassi rischia di tagliare definitivamente le gambe alla crescita economica.

 

D’altra parte, è la stessa Bce ad annoverare l’indebolimento della domanda interna tra le cause del taglio alle stime di crescita del prodotto interno lordo dell’Eurozona. Oltre che all’aumento dei prezzi, tuttavia, l’indebolimento dei prezzi è innegabilmente dovuto anche alla vertiginosa crescita dei tassi, un tema che riguarda da vicino le sorti economiche delle imprese del territorio.

 

È piuttosto evidente, infatti, che la crescita dei tassi finirà presto per ripercuotersi sulla quotidianità del tessuto imprenditoriale e della cittadinanza, mettendo a rischio la sopravvivenza dei soggetti più fragili come le famiglie e le micro, piccole e medie imprese, che per finanziarsi ricorrono necessariamente a mutui e prestiti.

 

In questo senso, i continui aumenti dei tassi non fanno altro che danneggiare pesantemente le prospettive economiche del Piceno, già messe a dura prova dai prezzi delle materie prime in vertiginosa ascesa e dai costi ormai insostenibili per i carburanti.

 

Allo scopo di mitigare l’impatto dell’inflazione sulla qualità della vita, la Cna ha chiesto al ministro Urso l’attivazione di un tavolo di confronto con tutti i componenti delle filiere interessate, con l’obiettivo di analizzare dettagliatamente le cause che influiscono sui costi di produzione e sulla formazione dei prezzi.

 

L’impegno della Cna per combattere l’inflazione andrà necessariamente condiviso con famiglie, imprenditori, fornitori di materie prime e rappresentanti della logistica e della distribuzione. L’obiettivo finale, d’altra parte, è accrescere la competitività ed efficienza delle aziende, garantendo stabilità, possibilità di investimento e ricadute positive sui consumatori.

 

È il caso, tra gli altri, del Superbonus, un tema costantemente al centro dell’attenzione dell’associazione per via dei continui cambi di direzione che, negli ultimi mesi, ne hanno drasticamente ridimensionato l’efficacia.

 

Dialogando quotidianamente con le imprese, riteniamo indispensabile estendere la proroga per il Superbonus anche ai condomini che a settembre hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori pari al 30%. In questo modo potremmo scongiurare il rischio che oltre 10.000 edifici non completino i lavori, con gravissime ricadute su cittadini e imprese.

 

Impossibile dimenticare, infine, le criticità legate ai crediti incagliati, un tema cruciale che a livello regionale coinvolge oltre 2.000 imprese della filiera delle costruzioni, costrette a interrompere i lavori su più di 3.000 cantieri ormai non più attivi nelle Marche in attesa che le istituzioni trovino la giusta formula per acquistare i crediti dalle imprese.

 

Nelle sole Marche, oltre un miliardo di euro è ancora bloccato nei cassetti fiscali, una cifra che deve far riflettere sulla necessità di agire in maniera tempestiva. Per questo la Cna di Ascoli continua ogni giorno a dialogare con le imprese e le istituzioni, con l’obiettivo di restituire stabilità e prospettive a chi vuole continuare a investire sul territorio.


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