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Ast, stretta sull’introduzione di stufette, macchine del caffè o poltrone “portate da casa”: lo richiedono le norme anti incendio 

ASCOLI - Un sopralluogo per aggiornare la valutazione del rischio aziendale ha fatto emergere l'impiego nei reparti di attrezzature elettriche e mobilio non forniti dall'azienda, quindi non controllati 
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Dopo la stretta sull’utilizzo di bottigliette d’acqua, se non necessarie alle terapie dei pazienti, e di alcuni alimenti “extra vitto”, al fine di inquadrare le spese in ciò che è contemplato e successiva a quella di andare al bar con la divisa con cui si lavora in corsia, per gli operatori sanitari, arriva negli ospedali del Piceno il divieto di utilizzo di apparecchiature elettriche e mobilio non di proprietà aziendale.

 

La misura, comunicata dalla dg di Ast Ascoli Nicoletta Natalini, stavolta è legata alle norme per la prevenzione del rischio incendio e fa riferimento ad appositi sopralluoghi effettuati nei reparti, nei quali sono stati trovati stufette elettriche, forni a microonde, piastre, bollitori, macchine del caffè, ma anche divani e poltrone “portati da casa”.

 

O comunque non conformi alle normative di sicurezza e non autorizzate dall’azienda.

 

Nell’informativa si dà mandato ai responsabili dei reparti e servizi di verificare che le attrezzature e apparecchiature utilizzate siano state inventariate, quindi verificate.

 

 



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