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Palatucci, poliziotto eroe che salvò migliaia di ebrei: cerimonie in sua memoria ad Ascoli e San Benedetto

LE COMMEMORAZIONI si sono svolte il 10 febbraio, giorno della sua morte nel campo di concentramento tedesco di Dachau, dove era stato deportato quando era questore reggente di Fiume
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Era il 10 febbraio 1945 quando nel campo di concentramento tedesco di Dachau morì Giovanni Palatucci, arrestato un anno prima quando era questore reggente di Fiume, dopo aver salvato migliaia di ebrei dal genocidio.

 

Due le cerimonie, in memoria del poliziotto eroe, alla presenza delle massime autorità cittadine, ad Ascoli e a San Benedetto.

 

Nel capoluogo piceno, alle ore 09,30, la commemorazione è avvenuta inPiazza Matteotti (Campo Squarcia) davanti alla targa ed all’ ulivo piantato in suo nome, alla presenza del prefetto di Ascoli, Sante Copponi, del questore Giuseppe Simonelli, del sindaco Marco Fioravanti e di autorità civili, militari, comandanti provinciali delle forze dell’ordine e religiose con il vescovo Gianpiero Palmieri.

Il questore, durante l’iniziativa, ha rimarcato l’importanza della memoria dell’olocausto e di tutte le gesta eroiche compiute dal commissario Palatucci a Fiume, e che hanno contribuito a tramandare alle nuove generazioni l’importanza del sacrificio di chi ha dato la vita per gli altri preferendola a più comodi compromessi.

 

Alle 11,30 Parco Cerboni di San Benedetto è stato teatro dell’evento e lì si sono spostati il prefetto ed il questore. Hanno poi presenziato il presidente del Consiglio comunale di San Benedetto  Eldo Fanini e le locali autorità civili, militari, i comandanti territoriali delle forze dell’ordine e religiose con il vescovo  Carlo Bresciani.

CHI ERA GIOVANNI PALATUCCI  – Giovanni Palatucci, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, fu reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, quando fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato il 22 ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 febbraio 1945.

Durante la sua permanenza a Fiume, Palatucci ebbe modo di conoscere l’impatto che le leggi razziali ebbero sulla popolazione ebraica.

In quel contesto, cercò di fare quello che la sua posizione gli permetteva, creando attraverso una rete di amici una strada per salvare tanti ebrei dai campi di sterminio.

Un calcolo approssimativo ha stimato in più di 5.000 il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante tutta la sua permanenza a Fiume.

Giovanni Palatucci è salito agli onori sia in Israele (dove è Giusto tra le nazioni dal 1990), sia presso la Chiesa cattolica (per la quale è Servo di Dio dal 2004), sia presso la Repubblica Italiana, per la quale è Medaglia d’oro al merito civile dal 1995.


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