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Sanità Ascoli, tanto tuonò che piovve: Nursind e Usb proclamano lo sciopero per il 22 marzo

A MENO di ventiquattr'ore dall'ultimatum di Fp Cgil, Cisl Fp e Ugl Salute, ecco la decisione presa dalle organizzazioni sindacali che fanno capo a Maurizio Pelosi e Mauro Giuliani. «E' una decisione inevitabile tenuto conto delle non risposte ai lavoratori e a sostegno e tutela di tutti gli oltre duemila lavoratori»
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Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

«Ast Ascoli sull’orlo del baratro, siamo pronti a riprendere la mobilitazione fino allo sciopero». E quello che hanno dichiarato i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Ugl Salute attraverso i propri segretari Viola Rossi, Giorgio Cipollini e Benito Rossi.

 

Da Nursind e Usb ecco ora, a meno di ventiquattr’ore di distanza, la proclamazione dello sciopero per il 22 marzo di tutto il personale operante nel comparto Sanità del Piceno.

 

Ad annunciarlo sono i segretari Maurizio Pelosi (Nusind) e Mauro Giuliani (Usb) che hanno messo nero su bianco mettendo al corrente della decisione anche il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il direttore generale di Ast Ascoli Nicoletta Natalini, il prefetto Sante Copponi, il presidente della Provincia Sergio Loggi, tutti i sindaci della provincia di Ascoli.

 

«Con riferimento agli esiti della procedura di raffreddamento al prefetto di Ascoli del 19 dicembre 2023 con il fallimento della conciliazione esclusivamente per Nursind e Usb, tenuto conto che nonostante i due presìdi svoltisi il 28 dicembre 2023 ad Ascoli e il 5 gennaio 2024 a San Benedetto davanti ai due ospedali, e il 23 gennaio 2024 presso la Regione Marche, proclamiamo lo sciopero dell’intera giornata del 22 marzo, compreso primo e ultimo turno montante, di tutto il personale dipendente del comparto. E’ una decisione inevitabile tenuto conto delle non risposte ai lavoratori e a sostegno e tutela di tutti gli oltre duemila lavoratori della stessa Ast».

 

Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani (Usb)

Lo affermano Pelosi e Giuliani che poi passano ad elencare le motivazioni dello sciopero:

 

1.      Venti mancate proroghe di lavoratori al 31 dicembre 2023, dopo il fallimento del tentativo di raffreddamento presso il prefetto di Ascoli

2.      Sono in scadenza oltre 172 precari, di cui 123 infermieri e OSS, che versano in una situazione di precarietà lavorativa totale. 27 unità sono in scadenza nei mesi di febbraio e marzo: 10 infermieri: 6 infermieri il 29 febbraio, 1 Infermiere il 15 marzo, 3 infermieri il 31 marzo; 14 oss il 31 marzo, 3 ausiliari specializzati il 31 marzo

3.      Il Piano del Fabbisogno del Personale, nonostante l’incremento di 1,1 milioni di euro da parte della Regione, non prevede alcun finanziamento per la spesa del personale. Al contrario, si registra una inaccettabile diminuzione di oltre 40 unità nel comparto, di cui 15 oss, 6 infermieri, 6 ausiliari, 2 operatori tecnici e 12 amministrativi. Pertanto, chiediamo con urgenza la revisione del “Piano del Fabbisogno” per il periodo 2024-2026, al fine di promuovere un piano occupazionale straordinario che preveda assunzioni stabili provenienti dalla Mobilità extra Ast, sia per infermieri che per oss

4.      Si rende necessaria l’assunzione di personale proveniente dalle graduatorie di concorsi anche per altre figure carenti, come le Ostetriche e i tecnici di Radiologia (di cui recentemente si sono dimessi 4 unità), al fine di colmare le gravi carenze di organico e ripristinare servizi e reparti chiusi. Tra questi, è urgente riaprire il reparto di malattie infettive e riattivare i posti letto che risultano mancanti secondo il Piao dell’Azienda Sanitaria Territoriale autorizzati dalla Regione Marche, oltre a quelli chiusi a causa dell’emergenza covid, come i 12 posti letto di Urologia e i 2 del Dipartimento di Psichiatria, e il 2° piano della Rsa di Offida. Recentemente riattivare anche le culle della Patologia Neonatale e i posti letto della Murg di San Benedetto

5.       È urgente procedere alla stabilizzazione immediata del personale precario, includendo tutti coloro che possiedono i requisiti previsti dalla normativa covid. È assolutamente inaccettabile lasciare nella precarietà lavoratori e lavoratrici che operano da più di tre anni. Basta con l’attesa, è giunto il momento di procedere alla stabilizzazione

6.      Il riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali, negato a partire dal 2019 nonostante diverse sentenze a noi favorevoli, ha stabilito l’illegittimità di tale comportamento

7.       Il riconoscimento del pagamento di tutte le ore di straordinario 480.000 (ancora insolute)

8.       L’aumento delle indennità varie (notturna, pronta disponibilità e festiva come previsto dal contratto nazionale di lavoro, e da attuare in contrattazione decentrata

9.       Il diritto mensa e/o buono pasto sostitutivo

10.   Lo smaltimento ferie arretrate pari a circa tre anni al personale a tempo indeterminato e determinato per un totale di ventimila giornate di ferie non fruite

11.   Precari sfruttati, vessati e utilizzati come pedine senza il dovuto rispetto dei loro diritti e della loro dignità

12.   Produttività collettiva anni 2022 e 2023

13.   “Progressione Economica Orizzontale” 2022, pubblicazione graduatoria di merito e assegnazione, ed inizio contrattazione differenziali economici 2024 stabilendo criteri oggettivi ed equi, in modo da poter ricomprendere coloro che non hanno ottenuto Peo nel 2019, 2021 e 2022.

14.   Residui contrattuali anni precedenti ancora non erogati ai lavoratori

15.   Il ritiro di tutte le iniziative unilaterali adottate dalla dirigenza Ast, le quali mostrano un totale disprezzo nei confronti del contratto nazionale di lavoro e delle relazioni sindacali. Le assenze improvvisate, la rimozione del vitto extra, la riduzione del personale e la diminuzione dei posti letto nella Patologia Neonatale e nella struttura della Murg a San Benedetto devono essere annullate immediatamente

16.   Apertura Radiologia del Pronto Soccorso di Ascoli h24

17.   Il ripristino della legalità ed il rispetto dei diritti sanciti dalla normativa vigente, rispetto alla copertura dei turni di servizio, al riposo giornaliero e settimanale ed alle procedure non congrue relative alla copertura dei turni, i richiami in servizio e l’utilizzo dei social media per comunicazioni di servizio

18.  La Trasparenza degli atti che ricadono nella retribuzione dei lavoratori, come ad esempio prestazioni aggiuntive Covid e verifica del rispetto della normativa

19.  Presentazione come previsto a inizio anno “Piano Emergenza Urgenza” e dovuta dalla contrattazione

20.  Accordo Integrativo normativo triennale ed economico annuale.

 

21.   Riconoscimento tempo divisa dal 2018



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