Più ingegneri e tecnici, per portare avanti i progetti legati al Pnrr, più personale medico e, cosa non da poco, più operatori sanitari in un Ast picena che da molto tempo poggia sui precari: è quanto prevede il nuovo Piano occupazionale, approvato con il bilancio previsionale 2024 ed il Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) dai vertici Ast, potendo contare sull’innalzamento del tetto di spesa, da parte della Regione.
Poco meno di 9 milioni di euro da dividere tra le 5 Aziende sanitarie, l’Inrca e Torrete di Ancona (alla quale sono andati oltre 5 milioni).
Tra le Ast, la fetta più grande è toccata proprio al Piceno: 1.118.000 euro, che permetteranno di rivedere il Piano occupazionale, appunto.
«Il piano è di respiro triennale, ma ogni anno se ne fa uno nuovo, rimodulato in base alle esigenze», ha commentato la dg di Ast Ascoli, Nicoletta Natalini.
«Quando sono arrivata nel Piceno – ha spiegato – il precariato era a livelli altissimi. Dallo scorso anno abbiamo iniziato le stabilizzazioni in ragione della legge Madia, adesso passiamo a quelle previste con il Covid.
Qualche contratto a tempo determinato, lo dice la parola stessa, potrebbe non essere rinnovato. Si tenga conto che un dipendente “a tempo determinato” in genere occupa un posto non suo, in quanto viene chiamato a sostituire un collega, temporaneamente assente per vari motivi.
Ma, laddove possibile, cerchiamo di stabilizzare professionisti già inseriti e che abbiamo formato».
m.n.g.
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