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Massimiliano Brugni, dal bilancio di 5 anni di politiche sociali all’intento di riproporsi all’elettorato 

VOTO - Il settore vede Ascoli tra "i migliori Comuni, in rapporto alle scelte fatte in base alle risorse disponibili". L'assessore uscente che ha detenuto la delega: «Lavoro di squadra per fronteggiate eventi eccezionali, come la pandemia, la crisi successiva ed il caro energia»
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Massimiliano Brugni

 

di Maria Nerina Galiè

Un recente rating di tutte le Amministrazioni d’Italia considera virtuosa quella di Ascoli, annoverandola tra i primi posti (rispetto alle città con le stesse caratteristiche) per traporto pubblico locale e per il Sociale.

«Ascoli – le motivazioni sono state richiamate dal sindaco Marco Fioravanti durante il comizio di domenica 24 marzo – è tra i migliori Comuni sul piano delle politiche sociali, in rapporto alle scelte fatte in base alle risorse disponibili. In 5 anni di mandato, abbiamo investito oltre 33 milioni di euro sulla sfera del sociale. Una cifra altissima».

La delega alle Politiche Sociali è stata nelle mani dell’assessore Massimiliano Brugni che non ha nessuna velleità di sbandierare il risultato come suo merito. Lo attribuisce piuttosto «ad un lavoro di squadra fatto sulla spinta di eventi eccezionali, come la pandemia, la crisi successiva ed il caro energia.

Ma grazie alla lungimiranza del sindaco, che ha deciso di investire risorse economiche per le persone in difficoltà, abbiamo fatto tutto quello che si poteva».

Il passato non è archiviato e la parola “continuità” ricorre negli intenti dell’attuale Giunta che si ricandida per i prossimo 5 anni. Brugni sta predisponendo la lista civica “Noi Ascoli” che già vede nelle proprie file i consiglieri uscenti Emidio Premici, Piera Seghetti ed Elena Stipa. Poi ancora Giovanna Cameli (già assessore con Guido Castelli), Enzo Lori (presidente Cotuge), Vincenzo Ballatori, Margherita Anselmi, Anastasia Angelini (nel 2019 era in lista con il Pd), Luca Carboni.

Lecito chiedere a Brugni se il suo obiettivo è quello di mantenere, in caso di vittoria, la delega al Sociale (era stato assessore a Gioventù e Sport con Castelli): «E’ tutto da vedere. Al momento posso soltanto dire che sono contento di aver gestito questo assessorato, per come abbiamo lavorato in maniera attenta».

Tra le misure attivate e che hanno portato l’ente a diventare “Comune Amico della Famiglia”, dal 2021, ci sono stati il  “Bonus Bebè” con la consegna di un kit per i nuovi nati, l’istituzione del “Garante per infanzia e l’adolescenza”, gli aiuti per il pagamento di bollette e affitti, degli assegni di cura per gli anziani e di rette per le strutture di assistenza.



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