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Amministrative 2024, nel Piceno sono 22 i Comuni chiamati al voto: ecco i sindaci che possono ricandidarsi

E' QUASI CERTA la data del 9 giugno. Tre i primi cittadini che, in base alla normativa vigente, dovranno passare il testimone, due perché al terzo mandato. Sono 17 gli Enti locali con meno di 5.000 abitanti. Occhi puntati sul capoluogo di provincia 
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Amministrative 2024, nel Piceno si preparano al voto 22 dei 33 Comuni.

E’ quasi certa la data presunta del 9 giugno (perché dovrebbe agganciarsi a quella delle elezioni europee) e gli occhi sono puntati su Ascoli dove il sindaco uscente Marco Fioravanti, secondo sindaco più amato d’Italia (64,5 % dei consensi secondo la classifica de “Il Sole 24 Ore”), neo eletto anche presidente Anci, non teme troppo i confronti. Ma Emidio Nardini sta affilando le armi per la sfida, unico candidato per il centrosinistra. Non sarà certo una partita a due nel capoluogo di provincia, i giochi sono tutti da fare ancora.

 

Mentre si discute ancora a livello governativo sull’ipotesi di estendere a tre i mandati consecutivi per tutti i sindaci –  ma non sembra destinata ad andare in porto – è invece una realtà per i Comuni che hanno meno di 5.000 abitanti.

 

In 9 possono infatti ricandidarsi, se vogliono, per il terzo mandato Fabio Polini per Castignano, Andrea Cardilli per Colli del Tronto, Alvaro Cesaroni per Comunanza, Armando Falcioni per Maltignano, Massimo Romani per Massignano, Lucio Porrà per Montefiore dell’Aso, Francesco Leoni per Roccafluvione, Giovanni Borraccini per Rotella e Fabio Salvi per Venarotta.

 

Sindaci di Enti locali sotto i 5.000 abitanti, ma al primo mandato, sono  Gianfilippo Michetti di Carassai, Graziano Fanesi di Castorano, Massimo Narcisi di Monsampolo del Tronto, Daniel Matricardi di Montalto Marche, Francesca Grilli di Montemonaco, Luigi Massa di Offida.

 

Sono stati eletti sindaci, per la prima volta nel 2019, Alessio Piersimoni, sindaco di Cupra Marittima (poco meno 5.500 residenti), Matteo Terrani di Folignano (8.700) e Sergio Loggi di Monteprandone (poco meno di 13.000), quindi via libera anche per loro.

 

In base all’attuale normativa invece è fuori Alessandro Luciani di Spinetoli, che annovera 7.200 abitanti e dove quindi Luciani non può proporsi per la terza volta.

Chiusa la partita (per adesso) per Antonio Del Duca, per tre volte sindaco di Montedinove, e per Giuseppe Amici, pure con tre mandati all’attivo per Palmiano.

 

Alcuni primi cittadini di questi piccoli enti, 5 anni fa, hanno avuto come unico “sfidante” il quorum (il 51% dei voti), essendo candidati unici. Chissà se quest’anno accadrà lo stesso.

 

m.n.g.

 

 

 


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