Elezioni regionali: Antonini (Lega) si ricandida: «Nel segno della “cultura del fare”»

ASCOLI - Presentazione ufficiale della candidatura per l'assessore uscente della giunta Acquaroli: «Un impegno politico che porto avanti con coerenza dagli anni ’80. Oggi più che mai servono esperienza, concretezza e capacità amministrativa». L'endorsement del presidente del Bim Contisciani, il supporto della deputata Latini e dell'assessore comunale Stallone
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Stallone, Antonini e Latini

 

foto di Pierluigi Giorgi 

 

 

«La mia candidatura è l’estensione naturale di un impegno politico che porto avanti con coerenza dagli anni ’80. Oggi più che mai servono esperienza, concretezza e capacità amministrativa». Con queste parole Andrea Antonini, assessore uscente della Regione Marche, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle prossime elezioni regionali. Al suo fianco, durante la conferenza stampa, la deputata Giorgia Latini e l’assessore comunale Nico Stallone.

Antonini, esponente della Lega e figura storica della destra marchigiana, ha illustrato il suo percorso politico partito ai tempi del liceo con il Movimento Sociale Italiano, passando poi per incarichi da assessore comunale e provinciale, fino al ruolo di consigliere e infine assessore regionale nella giunta Acquaroli.

 

Nella sua esperienza in Regione, Antonini ha avuto deleghe nei settori come Agricoltura, Caccia e Pesca, Sviluppo Economico, Artigianato e Industria. Deleghe che ha tradotto in una lunga lista di azioni rivendicate durante l’incontro.

«Non mi limito agli ideali: oggi so come trasformarli in atti amministrativi che cambiano davvero le cose. La cultura del fare è la sola via per costruire davvero il bene comune», sottolinea Antonini. Tra i risultati secondo lui più significativi, ha citato la riforma dell’Erap per l’assegnazione delle case popolari, ora legata alla residenzialità storica sul territorio; la legge sulle comunità energetiche; e i provvedimenti a sostegno della pesca sportiva e della caccia.

 

Grande attenzione è stata posta anche sul settore agroalimentare e sulla valorizzazione delle eccellenze locali, come la filiera della castagna – il 90% della produzione regionale si concentra nel Piceno – e quella del legno. «La nostra agricoltura deve essere protagonista dello sviluppo, e non semplice comparsa», afferma.

Un passaggio anche sulla gestione dei contributi legati ai grandi bacini idroelettrici, che restano ora a beneficio economico della Regione grazie a una legge voluta da Antonini. Su questo fronte, è arrivato anche l’appoggio del presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, che ha lodato Antonini. «Con lui e con l’attuale giunta regionale siamo riusciti a portare avanti progetti che con il centrosinistra erano rimasti bloccati», l’endorsement di Contisciani.

 

Sul piano infrastrutturale e industriale, Antonini ha rivendicato il sostegno a progetti strategici come l’Adriatic Link di Terna, che avrà sede nell’ex area Carbon ad Ascoli, e il programma “Intelligenze Artigianali” per l’innovazione nelle Pmi.

 

In ambito sanitario, ha ricordato il lavoro per l’ospedale di San Benedetto e il potenziamento del reparto di cardiologia dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli. Sulla viabilità ha ammesso che «molto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare», soprattutto in relazione all’A14, per cui ha invocato una concertazione ampia tra tutti i soggetti competenti.

 

Infine, il tema ambientale: «Io sono per la difesa dell’ambiente, ma senza gli integralismi ideologici della sinistra. Per questo mi oppongo al parco marino tra San Benedetto e Grottammare che danneggerebbe il settore pesca, e dico sì ai termovalorizzatori, strumenti fondamentali per una gestione razionale dei rifiuti».

 

 

 

 


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