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Elena Cicchi al talent di Borghese
La cucina ascolana sugli scudi

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Maria Elena Cicchi all’opera

di Franco De Marco

La cucina regionale più buona d’Italia? Quella ascolana, naturalmente. Cercherà di dimostrarlo Maria Elena Cicchi, 47 anni, proprietaria, manager e cuoca dell’Agriturismo Villa Cicchi di Rosara, scelta per difendere le Marche nel talent show culinario Cuochi d’Italia. La nuova serie della trasmissione, seguitissima, ha preso il via lunedì scorso su Tv8, canale 8 del digitale terrestre.
A Villa Cicchi, suggestiva e romantica residenza nobiliare di villeggiatura risalente alla fine del 1600, con affreschi di Raffaele Fogliardi, batteria di botticelle di vino cotto del 1845 , attrezzi d’epoca, salette, camere  e una chiesetta scrigno, secondo una autorevole corrente di pensiero, si mangiano le olive ripiene più buone in assoluto e chissà che non sarà proprio questo piatto la carta vincente. Qui tutte produzioni biologiche.
La sfida tra i fornelli, con conduttore lo chef Alessandro Borghese, e con giudici gli chef stellati Gennaro Esposito e Cristiano Tomei, vede la partecipazione di 20 cuochi italiani, uno per regione, considerati i punti di riferimento della cucina tradizionale. Da loro solo piatti tipici del proprio territorio.  Il meccanismo è piuttosto articolato.  Nella prima serie di sfide ogni cuoco propone tre piatti e il cuoco avversario ne sceglie uno. Ma la prova non consiste nel preparare solo il piatto della propria terra ma anche uno della terra dell’altro concorrente.
Il più bravo, quello che supererà tutte le sfide, sarà eletto Miglior Cuoco Regionale d’Italia. In totale 20 puntate prodotte da Dry Media appunto per Tv8. La trasmissione va in onda, dal lunedì al venerdì, alle 19,35 con replica, negli stessi giorni, alle 13,30.
Elena Cicchi ha superato brillantemente il casting ed è pronta a far valere le sue doti culinarie che la portano, quotidianamente, a proporre piatti della tradizione ascolana più vera ma realizzati con una raffinatezza e un gusto di alto livello. Tanti master di cucina  da lei frequentati, uno anche a Londra per scoprire i segreti delle torte nuziali più belle da Whendy Kromer, grande cake design americana.

Alessandro Borghese

Come si sente alla vigilia di questa sfida?
«Sono molto carica. Mi auguro di essere all’altezza e di far conoscere a tutti la qualità indiscutibile dei piatti tipici ascolani».
Quali piatti proporrà?
«Non lo posso dire. Sarà una sorpresa».
Teme gli chef che avrà difronte?
«Sono tutti molto bravi. Ma io ho dalla mia una scuola che ritengo unica e straordinaria: quella di Pinetta Marozzi».
Chi è Pinetta Marozzi?
«La cuoca di casata che mi ha insegnato tutti i segreti della buona cucina ascolana. Io, ci tengo a dirlo, non sono uno chef formato dall’alberghiero e non posseggo quindi il titolo. L’ho conquistato in cucina, sul campo, giorno dopo giorno, spalla a spalla con Pinetta ed altri bravissimi chef».
Com’è arrivata tra i fornelli?
«Naturalmente sono stata sempre animata da una grande passione. Dal ’95, quando aprimmo la casa agli ospiti, mi sono sempre occupata della cucina, poi, quando mio padre morì, in un terribile incidente casalingo, a causa di un incendio nella cantina, mi sono dedicata alla gestione della struttura».
Per partecipare al talent abbandonerà Villa Cicchi?
«La nostra struttura, a seguito del terremoto, ha resistito molto bene sia nella cantina sia nel primo piano che accoglie il ristorante, ma il secondo piano, la parte più artistica, quella con le volte in cannucciato, ha subito dei danni. Avremo bisogno ancora di qualche mese prima di riavere il Salone delle Tempere in cui tradizionalmente si svolgono concerti ed eventi culturali e le camere che accolgono la nostra clientela di appassionati italiani e per lo più stranieri. I nostri tecnici stanno redigendo il progetto per partire con i restauri. In questo periodo, pertanto, non stiamo lavorando a pieno regime. Riapriremo il ristorante il primo aprile per il tradizionale pranzo di Pasqua».
Per l’estate che cosa avete in programma?
«Ci saranno delle novità. Vogliamo valorizzare maggiormente gli spazi all’aperto. Stiamo preparando eventi particolari a bordo piscina e sulle terrazze. Per la cucina sempre maggiore attenzione alle nostre produzioni, alla cucina sana e gustosa a partire dalle focacce al forno a legna impastate con i nostri grani antichi, dunque “la salute nella tradizione”. Cambiamo un po’ pelle ma non ci arrendiamo al terremoto».

 


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