Più autonomia sul modello delle regioni del nord come Emilia Romagna e da ultimo Veneto e Lombardia. Anche le Marche chiedono più “spazio” a Roma in settori decisivi come sanità, istruzione e sviluppo economico. Il percorso sarà intrapreso insieme all’Umbria. «La logica di questo percorso è chiedere più autonomia dimostrando maggiore efficienza -afferma il presidente della Regione, Luca Ceriscioli- Abbiamo predisposto due delibere gemelle con la Regione Umbria e procediamo in accordo.
Ragionare tra enti è un aspetto virtuoso nel governo dei processi. Chiediamo sostanzialmente la regionalizzazione di competenze decisive per lo sviluppo sociale, come la sanità e l’istruzione, e di tutte quelle facoltà essenziali per lo sviluppo economico, ad esempio la gestione dei fondi per le imprese e la crescita tecnologica. Le Marche rappresentano una realtà matura per intraprendere forme e condizioni particolari di autonomia, forti della virtuosità amministrativa e finanziaria dimostrate, e nel rispetto dei vincoli posto dal pareggio di bilancio richiesti dall’articolo 119 della Costituzione, che la Regione ha sempre assicurato».
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