Il rigore da tre punti che vale la salvezza trasformato da Ardemagni (Foto Edo)
di Andrea Ferretti
Lunedì di Pasqua 2019. Il 22 aprile l’Ascoli è salvo e scaccia i fantasmi delle ultime tre stagioni che si chiamavano salvezza all’utima giornata (a La Spezia nel 2016), alla penultima giornata (a Bari nel 2017), ai playout (con l’Entella nel 2018). Non lo dice ancora la matematica, ma la logica. Con quattro partite da giocare e con 42 punti, i bianconeri possono cominciare già a pensare al prossimo campionato di B. E non solo, perchè la squadra di Vivarini occupa ora la decima posizione e, a 360 minuti dallo stop della regular season, i playoff stanno lì a tre punti. Col Venezia finisce 1-0 e i tre punti decisivi è giusto che arrivino dal destro di Ardemagni, l’attaccante che se non avesse avuto i due lunghi infortuni, oggi probabilmente parleremmo di posizione nella griglia playoff. Il gol è il suo, ma il merito è di una squadra che tira fuori l’orgoglio quando serve e che a fine partita tira un sospito di sollievo dopo che, per l’ennesima volta, commette l’errore di impaurirsi e chiudersi come un riccio, la costante o meglio il tallone d’Achille di questa stagione e, forse, anche di Vivarini.
Ad evitare l’ennesima beffa, una “pezza” ce la mette Milinkovic-Savic che su Modolo riscatta precedenti opache prestazioni. Poi l’uscita coi piedi di Vicario su Rosseti autolanciatosi in contropiede certifica l’1-0. Nel 4-3-1-2 iniziale mancano gli squalificati Ninkovic e Addae, ma non se en accorge nessuno perchè per la prima volta la squadra gioca bene anche senza il fantasista serbo. Merito di Ciciretti, ma non va sottovalutata la prova di Troiano, allenatore in campo e di una difesa che è andata in affanno solo nei minuti finali quando il Venezia si è riversato in dieci nell’area bianconera. Eppure la serata non era cominciata sotto una buona stella con Lanni febbricitante in panchina. L’ex Cosmi, che ritorna nello stadio dove undici mesi fa conquistò la salvezza ai playout, deve rinunciare a Garofalo, Bentivoglio e Citro, e non recupera nemmeno Bruscagin e Di Mariano. Domizzi c’è, ma con mascherina dopo la frattura al naso.
Il Venezia, seguito al “Del Duca” da 56 tifosi, disputa un primo tempo con otto giocatori costantemente sotto la linea della palla. Dopo una punizione a fil di palo di Ciciretti al 16’ e un diagonale di Frattesi al 26’ bloccato da Vicario al 34′ prima vera occasione per il Venezia con la conclusione defilata di Pinato è deviata in angolo da Milinkovic-Savic. Gol mancato, gol subìto. Sul ribaltamento di fronte il rigore. Ciciretti pesca Frattesi in area, Coppolaro tocca col braccio e Ardemagni sale a 7 nella classificaa dei marcatori. Nella ripresa Ascoli vicino al raddoppio con Cavion, poi al 29′ Milinkovic-Savic dice di no a Modolo e al 43′ Vicario salva col piede il 2-0 su Rosseti. I minuti di recupero sono cinque, poi diventano sei. Cosmi mastica amaro, per Vivarini è fatta.
ASCOLI (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Andreoni, Brosco, Valentini, Rubin; Cavion (25’st Casarini), Troiano, Frattesi; Ciciretti (30’st Padella); Rosseti, Ardemagni (42’st Ngombo). A disposizione: Lanni, Scevola, Quaranta, D’Elia, Iniguez, Baldini, Chajia, Coly, Ganz. Allenatore: Vivarini.
VENEZIA (3-5-2): Vicario; Coppolaro, Modolo, Domizzi; Zampano, Zennaro, Besea (25’st Suciu), Pinato (6’st Segre), Lombardi; Bocalon, Rossi (15’st Vrioni). A disposizione: Lezzerini, Facchin, Fornasier, Zigoni, St. Clair, Mazan, Schiavone, Cernuto. Allenatore: Cosmi.
Arbitro: Marinelli di Tivoli (assistenti Chiocchi di Foligno e Bercigli di Valdarno, quarto ufficiale Di Cairano di Ariano Irpino).
Rete: 36’pt Ardemagni su rigore.
Note: spettatori 6.132 (2.561 paganti e 3.571 abbonati), incasso 46.178 euro (al botteghino 22.207 euro, quota abbonati 23.971 euro). Ammoniti: Zampano (V) e Vrioni (V) per gioco falloso; Casarini (A), Ciciretti (A) e Modolo (V) per comportamento on regolamentare. Angoli 3-3. Recupero 2’+6′.
LA FOTOGALLERY DI EDO
Le pagelle dell’Ascoli Ardemagni colpisce ancora, la settima perla vale la salvezza
Cosmi: «Se avessimo giocato per altri due giorni non avremmo fatto gol»
Vivarini e la B in tasca: «Obiettivo raggiunto, adesso una gara per i playoff»
Ardemagni guarda avanti: «A Cittadella faremo la partita della vita»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati