Caos in Serie B per il processo al Palermo:
chiesta la retrocessione in C per illeciti sportivi

SERIE B - Il club rosanero deve rispondere di responsabilità diretta e indiretta dell'operato dei propri tesserati, in particolare dell'ex presidente Zamparini per il quale sono stati chiesti cinque anni di inibizione. La richiesta è del procuratore federale. Per i legali del club il procedimento è inammissibile
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Lo stadio “Barbera” di Palermo in passato ha anche ospitato partite di un Mondiale (Italia 90)

Ultimo posto in classifica con conseguente retrocessione in serie C. È questa la richiesta avanzata dal procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del Palermo al processo per presunti illeciti amministrativi, in corso davanti al Tribunale federale nazionale, presieduto da Cesare Mastrocola.

Il Palermo è chiamato a rispondere per responsabilità diretta e indiretta dell’operato dei propri tesserati, in particolare dell’ex presidente Maurizio Zamparini per il quale sono stati chiesti 5 anni di inibizione.

Al processo é stato ammesso anche il Benevento come parte interessata. I legali del Palermo hanno insistito sull’inammissibilità del procedimento. Si attende ora la sentenza che, però, potrebbe slittare ai primi giorni della prossima settimana. La classifica della serie B rischia di essere rivoluzionata sia in testa che coda.

Un campionato, quello cadetto, decisamente senza pace. Iniziato nell’estate 2018 nel caos con appelli, ricorsi e controricorsi delle sqadre escluse, proseguito “zoppo” per la prima volta con sole 19 squadre, e che si sta per concludere peggio.


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