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I parrucchieri verso la riapertura
L’hair stylist Nardini:
«Vi spiego come cambierà il salone»

CORONAVIRUS - Tutto pronto per la ripartenza del 18 maggio. Tante le novità e le misure di sicurezza da mettere in atto. Ingressi scaglionati e distanza le parole d'ordine. Come si organizzano le attività
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di Andrea Pietrzela

Come molti suoi colleghi, Sergio Nardini, titolare del Centro Degradè Conseil “Serge Avant Garde”, sta organizzando la ripartenza dell’attività dopo il periodo di lockdown. A lui il compito di spiegare le misure di sicurezza che clienti e dipendenti saranno chiamati a rispettare. Ecco come il Covid-19 cambierà la routine in parrucchieria tra mascherine, sanificazioni e distanze di sicurezza.

Nardini all’opera

Proprio in queste ore, in Senato si sta discutendo il nuovo decreto “Rilancio” che regolerà le riaperture delle attività ancora chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus. Tra queste ci sono le parrucchierie, la cui futura sicurezza è già stata testata nelle Marche.

«Ad Ancona, in una parrucchieria e con la presenza del presidente della Regione Ceriscioli, è stata fatta una prova generale per verificare l’efficacia delle misure di sicurezza che saranno prese ed è andata bene: noi siamo già pronti per riaprire»  racconta Nardini. Quando? «La data ufficiale è ancora quella del 1 giugno, ma sembra che si vada verso una riapertura anticipata al 18 maggio».

SICUREZZA – «La regola principale è intensificare la sicurezza in ogni modo possibile -va avanti Nardini-. È ovvio che ogni salone è diverso dall’altro e ognuno adotterà accorgimenti diversi per raggiungere gli stessi obiettivi in termini di sicurezza e di sanificazione. Noi ovviamente saremo dotati di mascherina e guanti e all’ingresso ci sarà il gel disinfettante. A mio avviso si riveleranno molto utili anche i teli monouso, cosa che noi utilizzavamo già da prima, in modo tale che ogni cliente avrà il suo, si eviteranno sanificazioni continue e allo stesso tempo si garantirà la massima sicurezza. Un’altra cosa importante è l’aspirazione, cosa di cui si parla poco, ma sarà fondamentale per garantire un ricambio d’aria che eviterebbe lo stanziamento nell’aria delle piccole particelle, quelle più pericolose».

Il salone

INGRESSI E DISTANZE – Tutti vogliono tornare ad aggiustarsi il taglio di capelli, ma Nardini ci spiega che «gli ingressi saranno scaglionati sia per i dipendenti che per i clienti. Creeremo delle fasce orarie per organizzarci al meglio: per le distanze da mantenere, il rapporto dipendente/cliente deve essere 1:1, ma può essere 1:2 se ci sono clienti fermi in posa. Prenderemo gli appuntamenti di volta in volta, così noi sapremo quando tornerà un cliente e come organizzare ed “incastrare” di conseguenza anche gli altri».

Come si svolgerà dunque la vita all’interno del salone? «L’unica novità, mascherine a parte, è che sarà tassativo il rispetto delle distanze. La distanza minima tra un cliente e l’altro dovrà essere di 1,80 metri, il plexiglass sarà obbligatorio soltanto se sarà impossibile rispettare questa distanza: tutto dipende dalla metratura e dalla struttura di ogni singolo salone. Noi lo metteremo sicuramente alla cassa».

MASCHERINE E…GRUCCE – Una cosa non da poco è che Nardini è pronto «a dotare ogni cliente di mascherina chirurgica, in modo tale che saranno tutte uguali e si eviteranno differenze di protezione: ogni cliente proteggerà gli altri da se stesso essendo più filtrato dall’interno verso l’esterno. In questo modo garantiremo al massimo la sicurezza di tutti». Ma non solo mascherine: «Abbiamo isolato ogni gruccia con un telo di plastica, così qualunque giacca o giubbino non sarà a contatto diretto con i vestiti di altri clienti».

Gel disinfettante all’ingresso, mascherine per i clienti, plexiglass alla cassa, distanza di sicurezza all’interno del salone, accorgimenti per il ricambio dell’aria e teli di plastica sulle grucce. In attesa del semaforo verde, si è pensato a tutto ed è pronto per ripartire. « Anche se per la riapertura in questa fase 2 -conclude Nardini- la miglior arma che possiamo sperare di avere contro il contagio sarà innanzi tutto l’attenzione di ogni singola persona.

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