Ai tempi del Covid, non c’è che dire, le persone si attaccano a tutto pur di sbarcare il lunario.
O per carpire, in modo più o meno lecito, le opportunità offerte per aiutare i cittadini in questo delicato momento in cui all’emergenza sanitaria si è unita quella economica.
E’ accaduto così che, a Montegranaro, nel Fermano, due donne, italiane e di circa 50 anni, sono riuscite a falsificare 23 buoni di solidarietà alimentare rilasciati dal Comune, acquistando generi alimentari per un valore compressivo di circa 190 euro.
Sono stati i carabinieri della stazione di Montegranaro, guidati dal comandante Giancarlo Di Risio, ad identificarle come autrici del presunto reato a conclusione delle indagini avviate a seguito della denuncia presentata dal titolare di un supermercato del luogo.
«Non è stato facile identificare le due donne – spiegano i militari – poiché i buoni alimentari riportavano matricole assegnate ad altre persone da parte del Comune.
Ci siamo riusciti con una accurata indagine, che ha richiesto la visione di tutti i filmati del sistema di videosorveglianza del supermercato».
Le due donne sono state denunciate alla Procura della repubblica di Fermo per i reati di «truffa, spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate, parificazione delle carte di pubblico credito alla moneta (artt. 640, 455 e 458 codice penale)».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati