di Maria Nerina Galiè
Il quarto positivo del Piceno, rientrato dal Bangladesh lo scorso 24 giugno, dopo essere sbarcato a Fiumicino, Roma, lo stesso giorno ha preso un pullman di linea per tornare a San Benedetto, dove abita.
E’ stato lui stesso a rivelarlo al servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5 che non ha perso tempo. Ha immediatamente contattato la ditta per rintracciare tutti i passeggeri di quel giorno, della tratta Fiumicino – Roma Tiburtina – San Benedetto.
Lista alla mano, passeggeri ed autista sono stati “indagati” su eventuali sintomi ma comunque invitati ad eseguire il tampone.
«La ditta è stata molto collaborativa – ha riferito il dottor Claudio Angelini, direttore del Sisp – ed è assolutamente tranquilla. E’ alta l’attenzione alle regole di distanziamento all’interno del mezzo ed uso della mascherina».
Le misure anti Covid sono il metodo più sicuro per prevenire il contagio anche perchè i passeggeri rintracciati sono quelli di cui si aveva il nome dalla prenotazione fatta on line. Non sono tutti.
E’ vero che la maggior parte ricorre alla prenotazione per garantirsi i posti, ridotti per la regola del distanziamento.
Ma manca all’appello chi ha acquistato il biglietto direttamente, tra cui proprio il bangladese positivo che infatti non risulta nell’elenco.
«La tratta che ha percorso però è di certo quella individuata perchè corrisponde tutto».
L’uomo, di origine bangladese come gli altri tre nuovi casi conclamati dopo la lunga e rassicurante tregua dal 16 maggio, è stato sincero nel dichiarare i suoi spostamenti.
E’ stato un po’ più complicato per i primi due, atterrati a Roma da Dacca il 17 giugno. Hanno raccontato di essere tornati usufruendo di un passaggio a bordo di un camion e di un’auto.
Si tratta di una coppia “scovata” solo dopo che il Sisp era stato informato che tra i passeggeri del volo Dacca-Roma su cui erano stati trovati 8 positivi, ce n’erano 3 diretti del Piceno.
Rintracciati e sottoposti a test, uno era negativo, gli altri due positivi ed anche con una carica virale piuttosto importante.
I coniugi, che condividono l’appartamento di San Benedetto con altre 7 persone, hanno contagiato una di queste, incita di 5 mesi che, ignara di essere potenziale fonte di contagio, il 24 giugno ha fatto una visita ginecologica. Con lei c’erano altre 12 donne. Hanno fatto il tampone e sono risultate negative.
Ieri, 16 luglio, si sono sottoposte allo stesso esame 60 delle 82 persone che il 6 luglio erano state nel laboratorio analisi dell’ospedale di San Benedetto, dove si era recata la gestante. Sono tutti negativi.
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